COME FRODO I CITTADINI

 

come frodo

 

Daniela Aiuto, parlamentare grillina, ma aiuto lo dovrebbero gridare i cittadini. Ha frodato la comunità europea chiedendo rimborsi per una ricerca che ha ricopiato da Wikipedia, pensando che in Europa fossero tutti scemi come in Italia e non se ne accorgessero.

Gli è andata male. L’OLAF, l’ufficio europeo anti frode ora gli chiede il conto che è facile sbraitare contro l’Europa quando poi ci si campa a piene mani e nemmeno tanto onestamente.

La Aiuto si salvi chi può, non è nuova a queste frodi. Qualche tempo addietro era già finita nei guai per aver portato “in gita turistica” a Bruxelles una cinquantina di sui amici, ovviamente spesati da noi che l’onestà si richiede solo agli altri.

Tra i tanti “villeggianti” la sua scelta di portavoce dei cittadini è caduta sul sindaco dell’odiato PD meno L (Pdl) di Lanciano, tale Filippo Paolini al quale la Corte di Appello dell’Aquila ha confermato una condanna per falso ideologico.

“È vero, sono andato. Ma non sono più sindaco da tre anni né tesserato del Pdl. Ho votato Daniela Aiuto insieme a tutta la mia famiglia. La conosco per motivi personali in quanto sono l’avvocato del suocero”.

Quando gli chiedono a quale titolo è andato, lui risponde candidamente: “Ho portato con me i due figli maggiori di 19 e 22 anni. Una dei due studia a Londra. E poi io al Parlamento europeo non c’ero mai stato”.

Capito, non c’era mai stato e volete che ci andava con la famiglia a spese sue quando potevamo pagargli noi tutti la gita? Poi l’ha anche votata, mi sembra sia tutto regolare come ai bei tempi di Andreotti, pace all’anima sua, non pare anche a voi?

La Auito ci salvi chi può dal movimento degli onesti, si è però difesa da questi attacchi “personali” che nemmeno Mister Insaputa Scagliola avrebbe saputo fare di meglio:

“Non si tratta di ‘gite’, ma di giornate di studio all’interno del parlamento stesso per avvicinare i cittadini alle istituzioni comunitarie”.

Chiaro no? Si trattava di una scolaresca, ma credete che la cosa finisca qui? Nemmeno per sogno tanto i soldi sono i nostri, mica dei portavoce grillini. Infatti la Auto ci vuole portare tutta la Regione Abruzzo.

“Per quanto riguarda le prime visite già effettuate (50 persone) ho pensato che si potesse aprire una finestra più ampia sul parlamento per tutto l’Abruzzo. Ho quindi invitato qualche rappresentanza dell’imprenditoria locale, dei professionisti, dei cittadini comuni e, naturalmente, degli attivisti…”.

Vi state chiedendo perché mai l’Abruzzo e non il Molise o la Lombardia? Eppure è semplice, è il suo collegio elettorale e mica vorrete che le spese per sua rielezione se le paga lei vero? Ci siamo noi, i cittadini a pagare i “vizietti” dei politici.

 

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