CONTRO L’IDIOZIA IMPERANTE, PRESA PER IL CULO MILITANTE

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Ho sempre scherzato, fin dal mio arrivo su Facebook e l’apertura di una pagina di satira politica, sulla politica, facendo diventare la vignetta “Contro l’idiozia imperante, presa per il culo militante” (opera mia e del mio carissimo amico Antonio Crescenzi) il motivo conduttore di ogni mio scritto  o vignetta che in questi anni ha accompagnato i lettori di Amici VERI della non politica. 4Sono sempre stato convinto del “potere armato” della satira contro ogni forma d’idiozia, sia questa politica, religiosa o sociale e perfino personale. Se ridono di te, è difficile che qualcuno possa prenderti sul serio o addirittura temerti. La satira non solo ti mette in mutande ma spesso e volentieri ti toglie pure quelle mettendoti in ridicolo.  Ovviamente, nel mio piccolo ho dato fastidio a quegli ortodossi della politica, soprattutto di sinistra, per cui bisogna sempre discutere, arrivare a una mediazione, oppure mettere in difficoltà l’avversario attraverso il ragionamento. Per me è sempre valso il pensiero che se discuti con un idiota, non solo ti metti al suo livello, ma probabilmente, essendo costui un esperto di cretineria, riesce perfino a batterti o in subordine, a renderti simile a lui.

Dopo il vile e barbaro omicidio dei redattori di Charlie Hebdo, mi rendo conto di avere una parte di colpa, di essere stato in un qualche modo complice di quanto è avvenuto. La mia distrazione è stata completa e totale fin dai tempi di Salman Rushdie, costretto a nascondersi e fuggire dalla vergognosa idiozia di una fatwa che lo rincorreva. Il suo libro, Versetti Satanici non mi era piaciuto, troppo lontano dalla mia sensibilità molto più caraibica che orientale. Allo stesso modo mi erano sfuggiti sia il tentato scannamento di Ettore Capriolo, il traduttore italiano vivo per miracolo, che quello invece riuscito di Hitoshi Igarashi, il traduttore giapponese.

Sola ora riemerge dagli argentei cancelli della memoria l’assassinio del regista olandese Theo van Gogh e la vicenda del vignettista Kurt Westengaard, costretto a rifugiarsi in una stanza blindata mentre due folli e pervertiti energumeni tentavano di massacrarlo con delle asce. Solo ora queste sparpagliate vicende umane assumo un senso tragico, quello dove il sonno della ragione genera mostri.

Altri sicuramente li dimentico colpevolmente ma un filo lega tutte queste vittime, quello di essere innocenti. Nessuno di loro ha mai alzato un dito contro i propri carnefici, né ucciso un loro caro, né in alcun modo fatto il benché minimo gesto di violenza che non sia stato quello di blandire una penna o una matita, a volte colorata.download (1)

In Francia non c’è stato alcun attentato, come leggo sulla stampa e sui media, né è possibile alcuna rivendicazione al di fuori del puro e semplice barbaro e vigliacco omicidio di persone innocenti selvaggiamente trucidate.  Allah è grande gridavano quegli sciagurati e infami assassini, io sono agnostico e non credo ma avendo letto il Corano, come la Bibbia o Vangeli apocrifi e non, o per divinità ancor più lontane il Mahabarata indù, auguro di tutto cuore e dal più profondo del mio essere che Allah esista almeno solo per loro, almeno solo per un giorno, di modo assurti al suo cospetto possa egli scatenargli addosso tutta la sua invereconda ira per aver lordato di sangue il suo nome, che in nessun versetto del Corano o altro sacro testo è mai stato scritto, uccidi il prossimo tuo nel mio nome. Non solo barbari e idioti assassini ma anche squallidamente e tragicamente ignoranti. download

Non sono stato attento e me ne vergogno, ancora di più perché ben so che i vignettisti e i giornalisti di Charlie Hebdo, libertari, anticonformisti e irriverenti, detestavano e ritenevano di cattivo gusto quelle stesse vignette che pubblicavano, ma non potevano far altro che seguire la loro coscienza, lontana mille anni luce dal grottesco ideologismo borghese e salottiero della nostra italiota satira, più ridanciana che mordente.

A suo tempo, avrei potuto pubblicare anch’io quelle vignette seppur più modestamente in rete. Non mi piacquero e non l’ho fatto. Oggi mi pento di quel mio gesto e me ne vergogno. Nel mio stesso piccolo li ho lasciati soli gli “Amici” di Charlie Hebdo e questo non deve più succedere. Sono troppo smaliziato per non rendermi conto che dopo questa strage non solo non cambierà nulla ma il “piano” si sposterà sul terreno di una “guerra tra religioni” tutte egualmente false, tutte egualmente “oppio dei popoli” ma fate attenzione, perché da oggi sono cambiato io e sarò decisamente più cattivo anche se, inevitabilmente, la mia arma di distruzione di massa degli idioti di tutto il modo, sarà sempre e comunque…una banalissima penna.

Nel mio modestissimo e ristrettissimo piccolo, buona vita a tutti voi.

 

3 thoughts on “CONTRO L’IDIOZIA IMPERANTE, PRESA PER IL CULO MILITANTE

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