CORSI E RICORSI STORICI DI UNA SINISTRA PIUTTOSTO …SINISTRA!

 

Se esiste una materia poco conosciuta in questo nostro italiota paese è la storia e, forse perché ci avviamo ad essere un paese di anziani, quella recente è assai più facilmente dimenticata di quella lontana.

Personalmente non ritengo che Renzi possa essere lo Zapatero italiano e nemmeno la nuova espressione della sinistra italiana che è ancora lontana dal ritornare ad esistere sullo scenario politico di questo paese ma di sicuro l’aver fatto, come suol dire, le scarpe a Letta non è una novità per quello che riguarda la formazione politica da cui proviene. Solo nel 1998, un altro che si vantava di avere un ottimo rapporto con Silvio Berlusconi fece cadere il governo Prodi, tale Massimo D’Alema, anche lui ambizioso, anche lui con grandi pretese di riforme costituzionali. Quel governo durò poco e Berlusconi divenne il suo editore a me rimanendo la curiosità di conoscere di persona chi mai potrebbe acquistare un libro del cosi detto Leader Massimo, non essendomi mai capitato di vederne uno nelle librerie delle case che nel corso dell’esistenza ho frequentato.

In pratica nulla di nuovo sotto il sole almeno sotto questo punto di vista, il che ovviamente non significa che Renzi si metterà a scrivere libri che nessun o legge per conto della Mondadori. Del resto come già fece D’Alema, Renzi si è trovato il “potere” a portata di mano e non ha saputo resistere alla tentazione. E’ giovane e come tutti i giovani impaziente anche se, nella città che ha visto passare Papi, Imperatori e una sessantina di governi dal ’48 in poi, con un sarcasmo tutto romano, si suole dire che “muoiono più abbacchi che pecore”, proprio per questo motivo.

A voler fare della facile satira, Mario Monti, Enrico Letta ed ora Matteo Renzi, uno più giovane dell’altro con il rischio che il prossimo stia ancora facendo le superiori anche se il vecchio caimano, con buona pace di tutti quelli che credevano di averlo fatto fuori, continua ad aggirarsi per i corridoi paludosi della vita politica italiana, potendo vantare l’invidiabile record di essere il presidente del consiglio più a lungo in carica degli ultimi vent’anni, sebbene sia stato quello che meno di tutti si è preoccupato di governare il paese, distratto dai suoi interessi personali, olgettine e processi penali.

Detto questo, Matteo Renzi viene dalla ricca provincia fiorentina e con buona pace dei grillini è al di fuori del mondo politico romano. Ex boy scout, come il suo predecessore 1940047_363887873748997_697261835_nviene dalla Democrazia Cristiana e con il comunismo non ha nulla a che spartire, non è nemmeno parlamentare e di conseguenza non ha mai potuto nemmeno lontanamente votare tutto quello che gli viene impropriamente addebitato. Per durare deve riuscire a fare quello che non è riuscito a nessuno prima di lui, delle riforme che facciano uscire questo paese dalla crisi economica in cui è sprofondato e, personalmente, non credo che nessuno in questo momento abbia la ricetta giusta per riuscirci. “La fortuna è donna, è amica de’ giovani perché sono meno rispettivi, più feroci e con più audacia la comandano” scriveva il Machiavelli in quel lontano 1513 e magari se non avrà le capacità avrà quel “cool” che ad altri è mancato!

                                            Buona vita a tutti voi.

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