DALLA RUSSIA CON DEMENZA

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Incredibile ma vero, ma se sei un travestito o anche solo un guardone, in quella Russia che fu di tutti gli Zar, non puoi guidare l’automobile. L’ultimo decreto legge sembra essere stato scritto da Carlo Sibilia del Movimento 5 Stelle, per intenderci quello dei matrimoni tra specie diverse.

Il testo è un autentico condensato di idiozia con lampi di cretineria allo stato puro, condito con errate cognizioni mediche degne dello “scienziato”Gian Paolo Vanoli, un altro pilastro della grillinologia, se ve lo siete dimenticati, vi ricordo che se vi siete vaccinati per un qualsivoglia motivo, non avete scampo, siete automaticamente diventati gay. Tranquilli però che il famoso luminare ha anche la cura, un bicchiere della vostra stessa urina, immagino lontano dai pasti per assaporarla in tutto il suo retrogusto.

Il comma 10 di questo splendido esempio di idiozia burocratico ministeriale (e non crediate che me  lo sto inventando) dice chiaramente che non potrà avere la patente di guida chi è cieco da entrambi gli occhi. Dal che ne possiamo dedurre che prima di questa solerte precisazione in Russia (unico paese al mondo) i ciechi, potevano guidare. In effetti il paese vanta un impressionate numero di incidenti stradali mortali, circa 30 mila l’anno. Lo stesso numero di morti degli USA che però hanno il doppio di abitanti, e già vedo un locale Dibba ergersi a difendere la lodevole iniziativa del premier Dmitrij Medvedev.

Se d’ora in avanti i ciechi non potranno più essere abilitati alla guida di un veicolo, il comma 5 provvedere ad escludere una serie di persone che hanno “alterazioni dell’individuo e del comportamento in età matura”. Non potranno condurre veicoli su tutto il sacro suolo russo i giocatori d’azzardo, i cleptomani e i piromani ma, quando l’idiozia prende la mano, vuole anche andare oltre e stupire con effetti speciali, mortaretti e pinzellacchere varie. Il volante è negato anche a travestiti, transessuali, bisessuali, pedofili, guardoni, necrofili, esibizionisti e sadomasochisti, nonché, specifica pedissequamente il testo,  anche a coloro che sono dediti al sesso con animali e a chi trae piacere dallo sfregarsi con altre persone soprattutto in autobus. Sono salvi coloro che si dedicano al sano e vecchio onanismo masturbatorio, sempre che non diventino ciechi ma in quel caso si applica magistralmente il comma 10, ma anche coloro che si dedicano alla sodomia, purché a quanto pare solo se praticata con il sesso opposto.

Qualora voi foste dei medici o degli studiosi accreditati e vi venisse lo sghiribizzo di contestare il decreto firmato il 29 dicembre scorso dal premier, ci ha pensato il deputato di san Pietroburgo Vitalij Milonov a sistemarvi definitivamente e in modo assolutamente categorico: “I medici e i sessuologi che si oppongono alle nuove misure, sono loro stessi dei perversi”. “Pija, pesa, incarta e porta a casa” direbbe il nostro compianto Paolo Panelli in una delle sue celebri macchiette. Il problema è che non si tratta di uno spettacolo di cabaret ma di una legge dello stato che, non volendosi negare anche l’ultima “presa per il culo”, vieterà la guida anche a chi è troppo basso. Sotto il metro e cinquanta tutti sui mezzi pubblici.

 

One thought on “DALLA RUSSIA CON DEMENZA

  1. Having read this I thought it was very informative. I appreciate you taking the time and effort to put this article together. I once again find myself spending way to much time both reading and commenting. But so what, it was still worth it!

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