ER SAVONAROLA …. DELL’ARTRI

A Roma siamo smaliziati, forse perché troppo abituati a trattare di Re, Imperatori e Papi che, alla fine, quando si siedono sulla tazza, fanno le stesse brutte cose che facciamo noi poveri mortali.  Si dice tra le ciumachelle di Trastevere che il più pulito ha la rogna, soprattutto quando si tratta di politici che, come ho detto, con il potere abbiamo una certa dimestichezza casalinga.

Il Movimento 5 Stelle, ci crediate oppure no, ma su internet basta un click, non fa eccezione che poi a pensarci bene, Savonarola a furia di fare la morale agli altri finì sul rogo alla stessa stregua dei tanti che si era divertito a far arrostire.

Ora si da il caso che tra i tanti volti meno noti del firmamento pentastellato ve ne sia uno che coglie ogni occasione per tuonare contro le banche e ancor di più contro Bankitalia avendo un discreto seguito che, tra tutte le istituzioni del bel paese non è che la banche siano tra le più amate. Ora vi pare che questo giovane virgulto grillino si prenda davvero la briga di difendere i nostri interessi di cittadini cosi, solo perché gli siamo simpatici come cerca di far vedere in ogni occasione? Ovviamente, e come non poteva essere, lo abbiamo visto sulle barricate nel caso di Banca Etruria. Ma chi è questo novello Savonarola moralizzatore delle finanze italiane?

Costui risponde al nome di Alessio Mattia Villarosa e sul suo meetup siciliano possiamo apprendere che tra le altre attività lavorative svolte ha presta stop la sua opera presso “un’importate società finanziaria con sede a Roma”, dove ha rivestito il ruolo “di responsabile nazionale del settore carte di pagamento”. Mica una cosa da poco per un ancora giovane, ma come mai omette il nome della società, lui, un grillino, uno di quelli che sono soliti vanagloriarsi di ogni più piccola pinzillacchera?

A Roma lo ha fatto anche Virginia Raggi che nel curriculum si era dimenticata per quale “onorato” studio legale aveva lavorato, essendo stato guarda il caso quello dell’onorevole Cesare Previti che sarebbe come a dire per un architetto di aver collaborato con Bertolaso all’Aquila. Come scheletro nell’armadio niente male anche se per arrivare a quelli di Andreotti bisogna ancora farne di strada ma da qualcosa bisognerà pur cominciare.

Sto divagando lo so, senza che me lo facciate notare, torniamo al nostro Savonarola. Non ci vuole molto per scoprire dove ha prestato la sua opera tra il 2007 e il 2009, la società si può dire di famiglia, visto che il presidente del Consiglio di amministrazione è suo fratello e che  Idea Finanziaria Spa, non si può dire sia stata una gran bell’idea essendo nota alle cronache giudiziarie.

Il procuratore speciale della società è stato rinviato a giudizio per mediazione usuraia riguardo alle cessioni del quinto e sono stati accertati violazioni da parte della Idea Finanziaria della disciplina antiriciclaggio nonché altre “numerose e gravi violazioni normative con la clientela” che hanno portato Bankitalia a sospendere la società.

Oh perbaccolina, ecco spiegato un certo “astio” nei confronti dell’ente bancari nostrano, considerato poi che gli accertamenti risalgono, ma si tratta ovviamente solo e soltanto di un malcapitato caso, proprio agli anni in cui il nostro Savonarola aveva prestato la sua preziosa opera al fratello.

Che l’onestà non sia di moda nella politica italiana non servivano certo i grillini che ce lo dicevano, ma una cosa è altrettanto certa, all’interno del Movimento 5 Stelle di certo non è ne di casa ne tanto meno di moda, al di la delle parole spesso urlate che a Roma si dice anche che chi grida ha torto, a prescindere dalla ragione.

Comunque la pensiate vi auguro una buona vita che i grillini non sono stati i primi “a fregarci” e non saranno nemmeno gli ultimi.