FIGLI DI NN

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Una volta esisteva il senso del ridicolo, non avrei mai pensato di aprire il giornale e leggere che c’è qualcuno in questo paese che vuole candidare al Quirinale un NN. Seppure non abbia nulla di personale contro i figli di chi esercita il mestiere più antico del mondo che il mio poeta preferito, tale Dino Campana, appellava come le “antiche”, rimango lo stesso basito. Nomen nescio (NN) è locuzione latina con la quale venivano indicati i figli illegittimi ancora sui documenti fino al 1975 alla voce “figlio di” quando la paternità era ignota. Una dicitura infamante che fu definitivamente abolita grazie alla parlamentare socialista Lina Merlin, nota al pubblico maschile per aver chiuso…le case chiuse.

Non c’è bisogno di una grande dose di fantasia per comprendere cosa volesse significare essere “figlio di NN” nel dire comune ma poi rendendomi conto che nel caso del Quirinale, la paternità non solo è nota ma anche rivendicata dal mitico Pippa Civati mi rendo conto che si tratta della solita “auto presa per il culo” a cui ci ha abituato una certa sinistra salottiera e fondamentalmente ignorante della storia e della cultura di questo nostro paese.

Cosi NN non sta già per figlio di peccatrice dedita al mercimonio, quanto per Non Nazareno e non insorgano i cristiani a questo punto in quanto nemmeno la figura del Cristo ha nulla a che vedere con tanta infelice sigla, trattandosi di quel patto stipulato a suo tempo tra Matteo Renzi e Silvio Berlusconi che a tratti come l’antiche passeggiatrici dei Canti Orfici, balugina non già tra le lontane acque morte d’un canneto ma nelle cronache dei quotidiani nazionali.

“Solo un presidente Non Nazareno può curare le ferite tra istituzioni e cittadini” cinguetta Corradino Mineo senza rendersi conto nemmeno lui della palese ironia del suo dire che fu proprio un nazareno a cercare di salvare il mondo, anche se solo dai peccati, nulla potendo nemmeno un iddio contro il ridicolo di certi esponenti d’una sinistra da se medesima…sinistrata.

“Il M5S deve decidere se essere efficace o rimanere un complemento d’arredo” sogna Nichi Vendola in un momento di lucidità dialettica dimenticando di essere stato accusato dai grillini d’essere il campione dei “giochi di palazzo”. Dove del meglio non v’è traccia, tanto vale dare libero sfogo al peggio deve aver pensato pensando se stesso pensante.

Voci di transatlantico bene informate mormorano che il candidato Nomen Nescio, pardon Non Nazareno, potrebbe essere Romano Prodi e già vedo 101 dalmati che si preparano a impallinarlo. Del resto la Finocchiaro non avrebbe nulla da invidiare aSchermata062456086alle09.12.38 Crudelia Demon e se Bersani non riuscì a smacchiare un solo giaguaro pure piuttosto vecchiotto, la vedo dura a compiere la stessa…prodezza con 101 cani scalmanati e anch’essi NN, nel senso questa volta di “non nominati” e per tanto anonimi.

A ben vedere in questa partita per il Quirinale sembrerebbe non tanto che sia il candidato a dover essere NN quanto che i protagonisti della partita siano dei grandissimi figli di NN, cosa che a Roma e dintorni è perfino un complimento a seconda del tono con cui si pronuncia l’espressione idiomatica che, etimologicamente parlando in questo specifico caso si potrebbe assimilare all’essere dei grandissimi “paraventi” per non dire assai più laicamente…parculi.

Personalmente sono in una botte di ferro. I miei candidati ideali sono tutti morti, cosi come i miei riferimenti culturali e politici. A meno di un intervento del Nazareno in persona non ci sono veramente speranze…

Comunque la pensiate e soprattutto sperando che pensiate, buona vita ancora una volta

 

3 thoughts on “FIGLI DI NN

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