FRANCESCO, ILPAPA CATTOLICO ANCHE CRISTIANO

 

“Le persone omosessuali hanno doti e qualità da offrire alla comunità cristiana”. In se una banale ovvietà per tutti coloro che non sono abituati a giudicare le persone per il colore della loro pelle, dal luogo dove sono nati o da quello che fanno in camera da letto. Se le trovi invece scritte come riflessioni da parte dell’ultimo Sinodo di quella che un tempo era Santa Madre Chiesa, allora fanno una certa impressione.

Mai tra le mura vaticane s’erano scritte frasi di questo genere o addirittura l’ammissione che “vi sono casi in cui il mutuo sostegno, fino al sacrificio, costituisce un appoggio prezioso per la vita dei partner delle unioni omosessuali”.

Dopo più di duemila anni la Chiesa ammette quello che per noi laici e agnostici è sempre stato un dato di fatto, l’amore è tale a prescindere dal colore della pelle, dall’età, dalla classe sociale e dal sesso. Insomma a rimanere fulminato sulla via di Damasco questa volta non è il ricco patrizio romano ma la più antica e retrograda istituzione che il mondo abbia conosciuto. Per quello che riguarda un “miscredente” come me, non posso fare a meno di notare che questo è il primo Papa cattolico a essere anche profondamente cristiano ed era ora!

Anche noi che non abbiamo la fede, non possiamo negare il fascino dei vangeli e della figura del Cristo con il suo riportare l’uomo al centro dell’Universo. Messaggio che a tal punto ha impregnato la nostra cultura, ora finalmente lo si può dire, venendo  ripreso perfino dal marxismo seppure sotto un’ottica diversa, sempre se togliamo quelle solite e onnipresenti sovrastrutture, oserei dire in questo caso sovrastrutture  divine, consegnandoci l’uomo con le sue esigenze materiali e non più mistiche.

La figura del Cristo è apparsa più volte agli studiosi di “cose di sinistra” come il primo socialista ante litteram della storia. Si potrebbe obiettare che cristianesimo e comunismo sono stati sempre contrapposti fino al punto che il primo ha addirittura scomunicato il secondo ma si tratta di un’analisi superficiale. Si sono combattuti proprio a causa della loro somiglianza sul piano prettamente sociale, come continuano a fare le tre religioni monoteiste. Questioni di “egemonia politica” si sarebbe detto un tempo, nella costruzione del partito o della Chiesa di massa.13

Personalmente nessuna figura politica mi ha mai fatto innamorare completamente, seppure non posso negare di aver subito in gioventù il fascino prima di Bakunin e poi di Guevara ma…sempre con molti ma, forse troppi per poterli considerare dei miti, o delle persone di cui seguire l’esempio seppur vicini alla mia sensibilità.12

L’amore invece è totale (se ne sta accorgendo perfino la Chiesa), è qualcosa che sfugge alla razionalità, una cosa di cui son fin troppo consapevoli tutti coloro che almeno una volta nella vita hanno provato questa sconvolgente emozione che rapisce la mente facendoci sembrare agli occhi di tutti gli altri che non lo sono, dei perfetti idioti. In realtà la razionalità ci porterebbe a capire che non ci innamoriamo tanto dell’altro ma di quello che noi pensiamo sia…l’altro, vivendo il nostro sogno ad occhi aperti senza farci troppe domande (se non lo avete mai provato ve lo consiglio caldamente, lo raccomando perfino i cardiologi, secondo la scienza l’innamoramento fa bene al cuore…in ogni senso).

Cosi, mi rendo conto che il mio essere affascinato da questo Pontefice, deriva dal fatto che in realtà non mi aspetto ne pretendo molto da un qualcosa che non mi appartiene e che mi è lontano tanto da rimanere colpito perfino quando, come nel caso in questione, si parla in definitiva solo di cose buon senso ma nei tempi bui, non dimentichiamolo, milioni di persone di buon senso furono bruciate sul rogo per molto meno. Chi ha seguito altre mie dissertazioni sa bene che ho sempre sostenuto d’essere agnostico e non ateo, trovando quest’ultimi un tantino noiosi con il loro stare sempre a parlare di dio.15 La mia sensibilità rimane più vicina a “quell’iddia che non s’incarna” di montaliana memoria.

A chi riesce ad andare oltre il limitato orizzonte del proprio naso, non può sfuggire che la Chiesa non gode più di quel potere che aveva avuto sulla società civile fino alla fine degli anni 70 e credo che questo Papa ne sia assolutamente consapevole. Questo Pontefice guarda ai giovani, l’unico possibile futuro per qualsiasi forma di civiltà, sia essa religiosa o sociale. Io che giovano lo sono stato, non so voi, mi ricordo benissimo quell’età lontana da quella della ragione che Jean Paul Sartre descrisse16 meravigliosamente nel suo romanzo, dove le cose erano o bianche o nere, disdegnando completamente tutte le sfumature di grigio, che a ben vedere sono molte di più di cinquanta. Una Chiesa che predica bene ma razzola male non può essere apprezzata da tutti quei giovani che hanno, nel mondo, un disperato bisogno di credere in qualcosa. E’ a mio modesto parere, in quest’ottica che va vista l’azione “politica” e moralizzatrice intrapresa da Francesco (gli do del tu ormai come fosse un amico, magari prima o poi mi telefona) anche alla luce delle sue posizioni contro la pedofilia e, ora l’apertura agli omosessuali, o meglio più che apertura, lo spiraglio.

I giovani mancano di esperienza di conseguenza di malizia e l’amore, quello sanno benissimo cosa è e quando ne sono rapiti non si preoccupano d’altro che di come viverlo, dando poca importanza a tutto il resto. Ai soliti ben pensanti (che poi in realtà sono quelli che pensano sempre male) mi sento di dire che tutto questo nulla ha a che fare con matrimoni gay nel senso religioso del termine matrimonio, ne potrebbe in alcun modo essere diversamente. Del resto ci volle del tempo per stabilire se le donne avessero o meno un’anima e ancora nel ‘600 si discuteva se l’avessero i neri seppure eravamo tutti figli dello stesso dio.

Chi di voi, salvo rarissime eccezioni, non ricorda con estrema simpatia il suo primo amore e le guerre combattute per poterlo vivere con l’incoscienza e l’ingenuità che quel primo potesse essere anche l’ultimo senza pensare minimamente a questioni economiche, d’età, ceto sociale o quant’altro. Nota bene che qualora abbiate preso in considerazione tutte quelle variabili, non eravate giovani ma già vecchi e non lo sapevate. Come Francesco anche il Cristo seminava tra i giovani con quel suo ben noto “lasciate che vengano a me”, prendendo di contro a scudisciate i mercanti nel tempio.

L’Amore a cui si vuole dare un sesso e che deve per forza essere uno diverso dall’altro. L’Amore che Dante 14meravigliosamente parafrasa nel suo ultimo canto del Paradiso mai abbastanza compreso in pieno prima che Benigni ne traesse una magistrale lezione che a me fece tremare i polsi dall’emozione che per poco non mi facevo cattolico cosi su due piedi senza nemmeno credere. L’Amore che ecumenicamente è quell’unico sentimento che ci unisce tutti, dal primo all’ultimo.

Oggi nessuno frequenta più le biblioteche (io adoravo quel loro odore che poi scoprì essere di polvere e cera usata per lucidare gli scaffali di legno), né mai si è pensato di catalogare i libri per questo argomento ma se fosse possibile mettere in fila tutti i tomi che l’uomo ha scritto sull’Amore nel suo tentativo di comprenderlo, non potete nemmeno immaginare quanti e tanti scaffali riempirebbero quelle pubblicazioni e di contro se poteste leggerli tutti, sull’argomento ne sapreste tanto quanto prima. Si tratta di un tema assai più ostico e complicato di quanto non sia il sesso degli angeli.

Amore, si, perché tolte le solite sovrastrutture di marxiana e mai dimentica memoria di questo si tratta anche tra due omosessuali e se perfino il Pontefice abdicò sul giudizio “chi sono io” ecc. ecc. su quel volo per il Brasile, chi siamo noi in definitiva per esprimerlo che pur con tutto l’immenso rispetto per noi stessi, divini non siamo?

Se Francesco mi affascina probabilmente sarei rimasto colpito anche dal cristo se fossi vissuto ai suoi tempi pur rimanendo, con ogni probabilità un “infedele”. La Relatio post disceptationem (io trovo stupefacente che si utilizzi ancora il latino per certi documenti della Chiesa) va oltre, scavalcando a sinistra anche i cattolicissimi renziani e relegando nel più buio medioevo 10il povero e, anche lui cattolicissimo, Angelino Alfano. “Garantire i diritti alle persone che vivono una relazione omosessuale è una questione di civiltà e di rispetto della dignità delle persone”. Con buona pace delle Sentinelle in piedi che a questo punto si possono tranquillamente mettere sedute e dedicarsi all’uncinetto.

Ai più sarà sfuggito, ma da uomo di sinistra, ancora una volta devo constatare amaramente che l’unico personaggio ad aver “mangiato la foglia” che qualcosa stava cambiando in vaticano è stato il solito Silvio Berlusconi. 17L’iscrizione della Pascale all’ARCI gay ed ora il suo connubio con Vladimir Lussuria vi dice qualcosa? Le sorprese non sono ancora finite e non credo che uscirà di scena cosi facilmente. Si mettano l’anima in pace i tanti “bigotti di sinistra” scavalcati dall’ex cavaliere e dal Papa, per la serie le sorprese non finiscono mai.

Socrate, tra  tutti i filosofi il mio preferito, forse a causa della sua codificazione dell’ironia (io della maieutica faccio volentieri a meno) domandava ai suoi discepoli se un male potesse essere allo stesso tempo un bene e a coloro che piccati rispondevano a questa sorniona domanda che non era possibile, lui faceva notare che di solito si fa un “male” per far del bene a se stessi. Insomma tutto è relativo dirà qualcuno più tardi. Ora anche la chiesa scopre che con molta probabilità, dove prima si pensava ci fosse solo il male, spesso e volentieri può esserci un bene infinitamente migliore dell’esempio socratico. Filosoficamente parlando, bontà sua, una vera e propria rivoluzione del pensiero.

Certo, qualcuno di voi più malizioso e che è riuscito ad arrivare a leggere fin qui, potrebbe pensare che stanno scoprendo null’altro che l’acqua calda e avrebbe perfettamente ragione ma si tratta d’acqua calda…santa.

Parole, certo, come parole sono le mie, quelle scritte nella Relatio, parole che fino ad oggi solo qualche teologo aveva pronunciato oltre che, logicamente, il cardinal Martini uno che, anche lui, di cristianesimo se ne intendeva e che, voci di corridoio vaticano, avevano dato come Papa al posto di Francesco. Si mormora che lui rifiutò, ben sapendo che a breve, lui credendo, si sarebbe ricongiunto al padre.

Per rimanere in tema, è stata solo scagliata la prima pietra, questa volta non per lapidare qualcuno o qualcuna ma semmai in senso buono. Siamo solo agli inizi di un anno di consultazioni e discussioni in vista del Sinodo del 2015. Non mancano ovviamente i malumori, chiamiamoli cosi. Chi cerca disperatamente la parola peccato in questa Relatio che poi altro non è che un riassunto. Chi esorta a parlare di più delle coppie fedeli alla dottrina come se le parabole del Buon Pastore e del Figliol Prodigo non fossero mai state scritte o chi addirittura come il cardinal 18Sudafricano Wilfrid Napier, non sapendo più a cosa attaccarsi, si preoccupa addirittura che le aspettative delle coppie gay possano essere illuse da un messaggio non veritiero. Sembra quasi di assistere al nostro Parlamento quando i nostri politici cercano disperatamente di arrampicarsi sugli specchi. Per dovere di cronaca, il cardinale sudafricano ha anche una sua particolare interpretazione della pedofilia, la ritiene un disturbo della mente e non una “condizione criminale”.

Ora, in un mondo che sempre meno guarda al divino come soluzione dei suoi problemi, l’ultima e definitiva parola spetterà a Francesco (una situazione di monarchia assoluta che sicuramente molti nostri uomini politici invidiano). Nel 2015 un altro Sinodo trarrà le conclusioni ma che saranno nuovamente provvisorie visto che a decidere sarà il Papa in assoluta autonomia, diventando la sua la parola di dio alla quale ogni fedele o prelato è tenuto ad uniformarsi che se la divinità è trina il Papa invece è uno solo…al massimo due.

Comunque la pensiate sull’argomento buona vita a tutti voi, mentre ai soliti marxisti che non hanno mai letto Marx, agli intellettuali del bar19 Casablanca (Gaber docet), agli splendidi comunisti che non splendono nemmeno con mastro lindo, ai duri e puri e ai “io sono più a sinistra di te”, i miei più cordiali saluti marxisti che essere scavalcati a sinistra da un Papa per quanto venuto da lontano…non capita tutti i giorni!Immagine

One thought on “FRANCESCO, ILPAPA CATTOLICO ANCHE CRISTIANO

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