I HAVE A DREAM

00000A piedi. Partono a piedi. Duecentocinquanta chilometri fino a Vienna. Devono superare quella che un tempo era la Cortina di Ferro. La paura di non sapere. Il dubbio. Ci proviamo. Ci proviamo. Orban come Miklos. “Arriveranno a milioni, saremo minoranza nel nostro paese”. La storia quando si ripete diventa una farsa. La Storia, ma chi la conosce oggi la Storia?

La grande casa che doveva essere l’Europa, l’Europa solidale dei nostri padri. Un sogno che muore su una spiaggia turca. Partiamo. Non lasciamo nemmeno la nostra ombra in un paese che non ci vuole. Partiamo. A piedi. Le leggi speciali. Il nonno. La carozzina. Andiamo.

Dall’altra parte l’Europa che c’è. Partono in macchina gli austriaci per andare incontro ai profughi. Violando la legge. L’Europa che c’è.

La polizia. I caschi. I manganelli. La polizia sempre uguale ovunque tu vai. Il treno trappola di Bicske. La Merkel che d’un tratto diviene un angelo. La speranza. La speranza di vivere che allel, alle spalle c’è l’ISIS. Il Danubio. Il blu d’una bandiera dell’unione che solitaria sventola. I ponti. I poonti saltati con la dinamite durante l’ultima guerra. Uno dietro l’altro sulla corsia d’emergenza per on dare fastidio.

Fastidio. La morte. La vita. Gli increduli sguardi degli automobilisti. La loro opulenza. Come bussola il GPS dei cellulari. Avanti. Avanti a piedi nel deserto in mezzo alla gente. Altra gente. La mano sul cuore e negli occhi il velo d’una speranza.

“Se Dio vuole arriveremo”. Dio, ognuno il suo. Lo stesso Dio, ma dio è morto. Dio è morto e non da ieri su una spiaggia della Turchia. Dio è morto passando per i camini dei campi di sterminio. L’umana follia senza tempo.

Andiamo. A piedi. Sempre meglio che aspettare senza sapere. Andiamo. Io, il senza dio, io l’agnostico, io il non credente, io il senza fede al limite della miscredenza, io ho un sogno. Papa Francesco che apre Piazza San Pietro ai profughi e li accoglie. Le aperte braccia del colonnato del Bernini che ecumeniche li abbraccia. Il risorto spirito di quel Cristo che, umano e non divino, mi appartiene con il suo dolore che è anche il mio.

One thought on “I HAVE A DREAM

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