UN IDIOTA PICCOLO PICCOLO

Che io non parteggi per i bimbiminkia a 5 stelle è cosa nota ai più che ogni tanto seguono questi miei pensieri in libertà ma è sempre bene ribadirlo per quelli che non arrivano fino in fondo a leggere, come è altrettanto noto che mi si rimprovera di non parteggiare nemmeno per questa destra o questa sinistra restando alla finestra a guardare un mondo che non mi appartiene. Il centro, ahimè come più volte ho avuto modo di ribadire, lo ritengo solo un luogo geometrico e pertanto è fuori discussione.

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Ieri i grillini hanno fatto il loro consueto show in Parlamento, un parlamento oramai ridotto a un bivacco dove passare il tempo in attesa di incassare uno stipendio senza produrre grandi cose. La Grande Coalizione del dolce far niente dove maggioranza e opposizione hanno interessi veramente comuni. E’ stato solo uno spettacolo, ovviamente, più di questo non sanno e probabilmente nemmeno vogliono fare. Mandarli veramente a casa come vanno vaneggiando da mesi, sarebbe troppo impegnativo per loro e poi, e poi il dilemma di tutti gli eletti…chissà se mi rieleggono.  

 

Come è noto ai più attenti alle vicende “politiche” (le virgolette sono un obbligo morale), i giovani virgulti pentastellati, si sono dimenticati di aprire il parlamento come una scatoletta. Nessuna denuncia in nessuna procura d’Italia porta i loro nomi, nessun provvedimento bloccato, nessuna legge a favore dei cittadini. Al contrario sono i cittadini che sempre di più denunciano loro per diffamazione o che, come nel caso del Porcellum, provvedono da soli. Detto questo che ormai mi sembra sempre più che altro di sparare su una inerme Croce Rossa, devo dire che quel Luigi Tivelli, la cui telefonata è finita in rete è degno di essere messo in una di quelle gogne medioevali, su una pubblica piazza e fatto oggetto di scherno e bersaglio per i più svariati tipi di ortaggi, possibilmente flaccidi e spappolosi. Se hanno un merito questi pentastellati, molto probabilmente l’unico, è che stanno dimostrando che anche gli altri sono come loro; il livello d’idiozia di questo paese ha raggiunto livelli inimmaginabili.

 

Il funzionario non ha negato di essere lui quello ripreso. La smentita al limite del ridicolo rimane ancora appannaggio dei politici, ha usato una immagine letteraria, stava usando un’iperbole , nota figura retorica che esagera la realtà, come se questa ne avesse veramente bisogno.

 

Questo, come tutti noi sappiamo, non è un paese normale, in qualsiasi altro paese, un funzionario pubblico che si lascia sorprendere a fare una telefonata cosi idiota, vantandosi o millantando che sia, di sue personali “grandezze” che mettono in luce solo la sua piccolezza verrebbe non già licenziato dall’ente che lo ha incautamente assunto, ma accompagnato a calci nel sedere fin sulla soglia della sua abitazione, non potendo più, in seguito, nemmeno mettere fuori il naso dall’uscio per la vergogna.

 

Da noi no, non esiste tra le parti un minimo comune denominatore di valori condivisi universalmente. L’italietta si dividerà in quelli della sua parte politica che lo difenderanno (oltretutto facilmente, la sua privacy è stata messa in pubblico) e quelli dell’altra parte che invece grideranno allo scandalo.

 

Un paese piccolo piccolo neppure piu’ tanto borghese, lontano anni luce da ogni possibile simpatia che potevano suscitare i personaggi dell’Albertone nazionale. Che amarezza.

 

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