IL MOVIMENTO 5 STELLE NON ESISTE

il M5S NON ESISTEOra che il Movimento 5 Stelle ha dimostrato,  sia, con gli arresti dei suoi esponenti sia con gli ultimi avvisi di garanzia che non è in nulla diverso dalle alte formazioni politiche, è giunto anche il momento di raccontare l’unica cosa che veramente lo distingue da tutti gli altri gruppi politici. Il Movimento 5 stelle non esiste.

La cosa può sembrare sorprendente ma non lo è affatto, è solo che nessuno è mai voluto andare fino in fondo il quel buco nero rappresentato dall’unico gruppo politico che si può permettere  di espellere con una e-mail anonima, anche se, espellere è un parolone. Basterebbe opporsi a una espulsione o qualsiasi altro provvedimento portandolo in tribunale per scoprire quella verità che, parlamentari ed eletti a vario titolo fanno finta di non conoscere. Ma facciamo un salto in dietro.

Tutto è cominciato in alcuni comuni italiani, dove i grillini si erano presentati in realtà con il sistema delle liste civiche, costituite volta per volta in ogni realtà dove si presentavano. La famosa certificazione, altro non era che una delega notarile di Beppe Grillo a usare il nome, depositato come fosse il marchio della Coca Cola o di qualsiasi altro prodotto. Come prevedeva la legge sulle Amministrative, delegava due persone del territorio a presentare le liste, come sono tenuti a fare tutti, partiti tradizionali inclusi.

Quando però Beppe Grillo decise il grande passo, quello di candidare alle elezioni nazionali il suo movimento-ditta si è anche reso conto che non poteva farlo, e, in tutta fretta, si è dovuto recare da un notaio per buttare nero su bianco uno straccio di statuto, pena l’esclusione dalla competizione elettorale, non bastava infatti aver depositato il marchio dell’azienda-movimento.

Era il 14 dicembre del 2012 e davanti al notaio Filippo d’Amore in Cogoleto nei pressi di Genova, con uno di quei moduli fotocopia che tutte le associazioni usano per costituirsi, viene creata la associazione denominata “Movimento 5 Stelle” , associazione inesistente fino a quel momento.

In quel documento si legge che la “titolarietà e  gestione del contrassegno, titolarietà e gestione della pagina del Blog” … “spettano al signor Giuseppe Grillo” che è anche Presidente dell’Associazione.

Come socio fondatore, nell’atto viene indicato suo nipote Enrico Grillo che assume anche la carica di vice presidente. Una associazione di tipo familiare quindi? Assolutamente no perché nelle vesti di segretario troviamo il commercialista di Beppe Grillo, Enrico Maria Nadasi, il quale non ha nessuna parentela con la famiglia Grillo.

Una nota di colore che, quando si parla dei grillini non manca mai. Dovendo presentarsi a delle elezioni, lo statuto appena sfornato prevede che gli eventuali eletti eserciteranno le loro funzioni senza  vincoli di mandato, anche se questa postilla poteva tranquillamente risparmiarsela, è infatti prevista all’art 67 della Costituzione Italiana,quella stessa Costituzione che tutti dicono di voler difendere, grillini compresi, senza mai averne letto nemmeno un articolo. Se ci fosse anche un solo eletto che facesse riferimento al Movimento 5 Stelle, alla faccia di tutte le successive dichiarazioni sbandierate ed urlate, dovrebbe rispondere solo ed unicamente alla propria coscienza… se ce ne fosse anche uno solo, ma non è cosi.

Sempre per obbligo di legge, in quello Statuto- farsa (poi vedremo perché) , Beppe Grillo ha dovuto prevedere anche l’ Assemblea dei soci, un requisito indispensabile per creare l’associazione e che deve essere convocata almeno una volta all’anno entro il mese di Aprile.

Oltre al Presidente Beppe Grillo, c’è anche, sempre per un obbligo di legge  al quale Grillo non si è potuto sottrarre, un consiglio direttivo, formato sempre  da Beppe Grillo, suo nipote e il commercialista. Siccome i soci si devono dividere in soci fondatori e soci ordinari, non ci crederete ma Beppe Grillo, suo nipote e il commercialista, sono anche soci fondatori.

Di quelli ordinari invece, nemmeno l’ombra e comunque quest’ultimi per essere ammessi nel M5S devono presentare una domanda che deve essere prima approvata dal conisglio direttivo, cioè Beppe Grillo, suo nipote e il commercialista.

Viene da se che semmai non lo aveste ancora capito Casaleggio non figurava a nessun titolo come membro del M5S, che all’epoca non aveva nemmeno un iscritto nonostante si fosse già presentato in qualche comune italiano e, ho fondati motivi di credere che a tutt’oggi questa situazione non sia cambiata. Anzi, ne ho la certezza assoluta.

Il motivo è abbastanza semplice. Se vi ne fosse anche un solo iscritto , il M5S sarebbe “scalabile” alla prima Assemblea utile. Un qualsiasi socio potrebbe far mettere ai voti una sua candiadtura perfino alla Presidenza e ogni decisione dovrebbe essere presa in modo collettivo e poi messa ai voti. I voti veri, non quelli del Blog che non contano nulla.

Viene da se anche che nessuno dei parlamentari eletti è iscritto a quella associazione, cosi come viene da se che nessuna delle decisioni prese in passato e neppure quelle prese in questi giorni è mai passata o stata votata da quella Assemblea dell’ associazione M5S, espulsioni incluse, essendo  in teoria l’unica abilitata dalla legge italiana a prendere decisioni che la riguardano,  anche se è piuttosto difficile espellere un socio che non è iscritto.

E’ per questo semplice, quanto banale motivo, che a tutti gli effetti quella “cosa” conosciuta come Movimento 5 Stelle, non esiste, è solo una finzione scenica alla quale fanno finta di credere tutti quanti, anche il partiti veri, quelli con organi decisionali che si riuniscono veramente e veramente prendono decisioni collegiali.

Nemmeno Matteo Renzi, che oggi viene indicato proprio dai grillini come un dittatore dispotico, si potrebbe mai permettere di espellere qualcuno o prendere decisioni che esulano dalla normale gestione del suo mandato, senza riunire gli organi collegiali del suo partito.

Beppe Grillo invece può permettersi qualsiasi cosa, anche e soprattutto perché, nessuno ha mai veramente pensato di impedirglielo, trascinandolo in tribunale. Nel bene o nel male, tutti si sono sempre piegati alla sua volontà, al massimo alzando un po’ la voce. Il fatto che prima di arrivare in Parlamento la quasi totalità dei grillini fosse disoccupata potrebbe essere una spiegazione di questo silenzio. Inoltrte  l’unico modo di tornare a sperare in una candidatura è la totale e assoluta fedeltà a Beppe Grillo, padre padrone pentastellato.

Il fatto che lo statuto del Movimento 5 Stelle, sia solo una finzione burocratica per partecipare alle elezioni, è anche il reale motivo per cui i grillini hanno sbandierato la loro rinuncia al finanziamento pubblico.

In realtà non avevano nessun diritto di prendere quei soldi Per accedere al finanziamento pubblico e solo  poi, in un secondo momento, eventualmente rinunciarvi,  avrebbero dovuto presentare entro i termini di legge ai presidenti di Camera e Senato, non solo lo Statuto ma anche tutti i bilanci regolarmente approvati dall’Assemblea dei soci e, in quel caso si sarebbe scoperta questa verità di Pulcinella…che non esiste nessun iscritto al Movimento 5 Stelle, anzi, per essere più precisi è proprio il Movimento 5 Stelle a non esistere affatto!

 

14 thoughts on “IL MOVIMENTO 5 STELLE NON ESISTE

  1. l’ho sempre pensato questo movimento è solo una truffa mi dispiace che molti italiani si sono fatti travolgere dal comico giustifico il motivo..un po per la delusione verso la politica e un po per il malessere diffuso con la crisi .Speriamo che quel 25%100 possa ricredersi se no saranno guai seri..

  2. Vorrei solo aggiungere un dettaglio.
    Tutti i comuni in cui sono presenti eletti in qualsiasi carica, i consigli regionali e i parlamentari, sono stati eletti con un logo che riportava la scritta “Beppegrillo.it” : è con quel simbolo elettorale che sono stati eletti.
    Ora che la nuova associazione si è data un nuovo brand, quelli eletti con il precedente a cosa appartengono?

    • Non si tratta di un logo ma di un marchio di proprietà depositato, come quello della Coca Cola per intenderci. E’ una proprietà e al momento della presentazione delle liste quel marchio di proprietà viene delegato ai due presentato ri di lista. Quelli eletti con un altro marchio “appartengono” all’altro marchio ma il proprietario è sempre lo stesso; Beppe Grillo

  3. Condivido in toto quanto scritto ma… ho una sola perplessità, laddove si afferma: “… Casaleggio non figurava a nessun titolo come membro del M5S… e, ho fondati motivi di credere che a tutt’oggi questa situazione non sia cambiata”.
    Mi sembra di ricordare che La Stampa avesse scritto che l’atto notarile con variazione (dicembre ’15 Milano) abbia incluso Casaleggio padre.
    Ringrazio per l’ottima informazione, Maurizio1

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