IL VANGELO SECONDO LUCA DA MANTOVA

Image00001

Viene da sorridere, pensando che dietro a un Salvini mezzo nudo, segretario di quella Lega famosa per il suo celodurismo, ci sia un uomo, Luca Morisi da Mantova. Si da il caso ma ora non abbiate a pensar male, erano ancora i tempi del liceo, che per uno di quei motivi che non starò qui a raccontarvi, ma che nulla hanno a che vedere con quello che potreste malignamente pensare, avevo un’amica che faceva la professione. Si quella professione. Mi raccontava che quando le cose andavano male e proprio non ne voleva sapere il virgulto membro di far quello per cui aveva pagato, non c’era altro modo che un bel dito in quel posto.

Ovviamente si tratta unicamente di una metafora politico letteraria, perché seppure sarete portati a non crederci, quella foto del villoso Salvini mezzo ignudo ha sortito il suo effetto, risollevando, grazie alla di Luca spinta le sorti dei “mi piace” su Facebook che sono balzati a 535 mila con un incremento  del 900%.  In termini più prosaici, se prima in buon Salvini non lo vedeva nessuno, ora un suo post lo ha visto almeno l’85% degli utenti della piattaforma nazional popolare. Twitter al contrario è elitaria e interessa poco al popolo della lega. I leghisti parlano alla pancia della gente con tutti gli annessi e connessi che solitamente pendono proprio lì sotto.

Il perché di questo novello interesse verso Facebook è presto detto se avete prestato la dovuta attenzione ai flussi e reflussi assai poco storici dei voti di questi ultimi tempi. Come ho già avuto a dire, per il ben noto principio dei cessi comunicanti i voti di Grillo si stanno travasando alla Lega. Buona parte della cialtroneria politica dei grillini si svolge in rete, da qui a fare due più due il passo è breve.

Ora se vi ho incuriosito che poi è lo spirito di questo Blog dove il pensiero cerca se non altro di rimanere sveglio, vi starete chiedendo chi sia questo Luca Morisi da Mantova, metaforico ditone che di botto risolleva l’immagine della Lega. Ebbene si tratta di un professore Veronese docente di corsi d’informatica filosofica (mica micio micio bau bau) e fondatore del sistema Intranet. com, una società, manco a farlo apposta di software e app. Insomma un bel ditone. I bene informati mormorano che viva costantemente attaccato a cinque monitor con i quali vigile sui media sociali. E’ colui che sta curando con notevole successo la campagna mediatica di Salvini. Finanche il nomignolo di “Capitano”, con cui i militanti chiamano confidenzialmente il loro segretario,è opera sua. In pratica e per farla breve Salvini ci mette corpo e una notevole dose di pelo e Morisi ci mette il cervello, una di quelle simbiosi che in natura hanno la sua ragion d’essere se ci pensate bene. Come sia nata questa sinergia che ha fruttato già notevoli risultati per le Regionali dell’Emilia Romagna, è presto detto e fin troppo ovvio, si sono incontrati proprio su Facebook.  Viene da se che ormai si faccia riferimento a lui come il Casaleggio della Lega, sebbene i suoi capelli siano estremamente più curati di quelli del guru pentastellato.

Se fino ad oggi in fatto di peli eravate soliti fare riferimento al celebre carro di buoi, ora dovete guardare la cosa dal punto di vista di un mito della cinematografia, Humphrey Bogart: “Chi  se ne frega dei capelli che hai in testa, sono i peli sul petto che sono importanti”! Casaleggio, il tuo tempo è finito!

 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.