inchiesta – CITTA’ PULITA – altri due reati contestati al sindaco –

” Noi siam i grillini dai candidi vanti, siam sporchi di dietro ma puliti davanti”, vogliatemi consentire questa divagazione goliardica di memoria universitaria, libera interpretazione del coro delle Vergini di “Ifigonia in Culide”, poemetto satirico dei primi del novecento strutturato come una tragedia greca.

Quando si parla del Movimento 5 Stelle mi riesce difficile rimanere serio, trattandosi più di una farsa che di una vera e propria operazione politica. I soliti troll del PD, non mi è dato di sapere cosa facciano quelli di FI e di altre formazioni politiche, mormorano che in queste ore siano stati contestati al povero sindaco di Livorno altri due reati a lui imputabili. Uno è il solito classico di ogni amministratore locale che si rispetti, quello di abuso d’ufficio in relazione alla revoca del Cda dell’Amps in data 7 gennaio, l’altro ben più interessante, quello di falso in bilancio, riferito al via libera dei conti relativi al 2014, nonostante ci fosse il parere contrario dei revisori.

Già vedo la levata di scudi grullica e i cori ben meno esaltanti di quelli delle vergini dai candidi manti del poemetto testè rivisitato: la colpa è tutta delle precedenti amministrazioni. Peccato che non sia cosi, tutti i reati contestati a Pippo Nogarin sono relativi alla sua gestione e non potrebbe essere altrimenti.

Il sindaco grillico ha comunque dapprima smentito, facendo sapere che gli viene contesto solo il reato di concorso in bancarotta fraudolenta, come se ciò potesse essere una delle cinque stelle di cui potersi vantare. Incalzato però da un giornale locale non ha voluto ne smentire ne confermare gli altri due avvisi, rinchiudendosi nel suo composto silenzio.

La cosa divertente di questa vicenda è che ha preso il via proprio grazie ai grillini che minacciando sempre di portare il “libri” in tribunale a ogni elezione qualora vincessero, in tribunale li hanno portati davvero e li sono cominciate le dolenti note, non essendo stata nemmeno la loro breve gestione della vicenda ne lineare ne trasparente e ora come le precedenti amministrazioni ne pagano le spese.

Ricorda un po’ la caduta di Berlusconi, per vent’anni e più osteggiato da una sinistra incapace di produrre una alternativa senza alcun successo, e poi caduto per una legge emanata dal suo stesso governo. Insomma a volte accade che la vita ti guardi dritto in faccia e poi ti sputi in un occhio.

Comunque la pensiate, siate o meno grillici la qual cosa tutto sommato mi disinteressa del tutto, vi auguro una buona vita almeno fino alla prossima…volta!