INSCIA’ PIU’ LA’

INSCIA' PIU' IN LA!

 

“Sono un uomo di mondo” diceva con la sua partenopea ironia il Principe De’ Curtis, “ho fatto il militare a Cuneo” che se poi ci andate è veramente l’ultimo avamposto di un’Italia che non esiste più. Sono un uomo di mondo anche io, perché nomade, non essendo riuscito ad essere “stanziale” per motivi che non starò qui a raccontarvi in modo da tenere sempre alto quell’alone di mistero attorno alla mia figura che, non guasta.

Fuori da nostri confini è un altro mondo, perfino il provincialismo a noi tanto caro, è un qualcosa di ben più grande dei nostri ristretti confini intellettuali, soprattutto quando si parla di politici o di qualsivoglia rappresentante della “cosa” pubblica. Quella “cosa pubblica” tanto cara ai romani, quelli veri e antichi.

Ovunque, fuorché nel nostro bel paese, una tradizione come quella dei centurioni al Colosseo, sarebbe stata gestita in modo da renderla legale, visto e considerato che alcune persone ci sbarcano il “lunario”, soprattutto in tempi di crisi, magari convocandoli in campidoglio e creando una cooperativa “ad hoc” o un’altra forma societaria,che permettesse di svolgere quel tipo di attività,  noi no.

A Roma facciamo le cose in grande, non per nulla siamo “caput mundi”, mica micio micio bau bau. Sarà perché Marino era di Genova e il commissario che lo ha sostituito è di Milano, oggi un posto pubblico non lo si nega a nessuno, ma abbiamo sconfitto il terrorismo con un piccolo, semplice, quanto palesemente idiota provvedimento (questa è la scusa)…abbiamo allontanato i centurioni dal Colosseo. Roma è salva e con lei l’Italia!

Chiunque sia venuto a Roma si è reso conto di persona e non per sentito dire o per aver scopiazzato qualche link su Facebook che i centurioni non facevano male a nessuno. Per pochi euro, la contrattazione è libera e senza scontrino, il turista si portava a casa la sua foto con antico romano e per sfondo il più celebre monumento del mondo conosciuto, se ci pensate, un vero affare.

Il centurione a Roma, sta come il parcheggiatore abusivo a Napoli, è una istituzione, una piccola illegalità che non torce un capello a nessuno e che fa mangiare a fine mese qualche decina di famiglie senza dover andare a rubare il portafoglio ai turisti. Ovviamente le buche rimangono allo stesso posto, la spazzatura anche, le lampadine fulminate dei lampioni pure con tutto il degrado delle periferie  che li non si annida nessun pericoloso terrorista.

Che dire? La nostra Roma è salva e all’ISIS se proprio vuole non resta che prendersi la Lazio, che se cosi fosse, a Roma se ne faremo ‘na ragione!

2 thoughts on “INSCIA’ PIU’ LA’

  1. Non temo il Buzzi in se ma il Buzzi italico tipico,arruffone,ladro e sconsiderato che fa finire tutte le feste in gloria! Ovverosia in corruzione,elusione e tangenti.Amen!

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