LA BRANCOSFERA

Gruppi Facebook tutorialA molti di voi che seguite questo blog sarà capitato di partecipare a uno dei tanti “gruppi” che esistono su Facebook sui temi più disparati e sicuramente vi sarete resi conto del loro funzionamento. Nascono attorno a un Guru, che di solito li crea partendo da un suo nucleo di “amicizie virtuali” dentro le quali trova dei “gregari” che nomina amministratori con un ruolo di sottomissione.

I “gregari”, senza che gli venga richiesto, applaudono, sostengono e mettono “mi piace” a qualsiasi post del Guru a prescindere dal contenuto in modo acritico. Il resto della “brancosfera” è composto dai membri che devono rispettare il Guru ed evitare di “flirtare” con gli altri gruppi.gregario difende il gruppo

Il Guru divide i componenti del suo gruppo in alcune categorie, gli affidabili, gli incerti, gli inaffidabili e i pericolosi. Quest’ultimo sono quelli più evoluti, capaci di un pensiero proprio e che possono a loro volta insediare la credibilità del Guru il quale gli ignora non commentando mai i loro post e non mettendo mai mi piace ma li controlla. I pericolosi vengono segnalati ai “gregari” che sono tenuti a tenerli d’occhio.ESEMPIO DEL RICHIAMO DI UN GREGARIO

Tra Guru dei diversi gruppi c’è rivalità, soprattutto se si tratta di “branchi” nello stesso ambito di interesse. Tra i diversi Guru regna una finta amicizia dove ognuno marca il proprio territorio e lo presidia. Contraddire il Guru di un gruppo ottiene l’immediato risultato di scatenare il branco contro il malcapitato. Il reato è quello di “lesa maestà”. I commenti saranno implacabili e in crescendo nel tentativo dei membri di ottenere quanti più “mi piace” dal Guru stesso o, in alternativa, dai suoi “gregari”.

Nei gruppi i rapporti che si creano sono strettamente sessuali, ovvero Guru “maschi” si contornano di “gregari” femmina e viceversa, Guru “femmina” accolgono attorno a se essenzialmente “gregari” maschi. La particolarità dei Guru “femmina” è quella di avere a disposizione del proprio arco una freccia in più, quella della “solidarietà femminile” nel momento in cui vengono messe in discussione a qualsiasi titolo. Una metodologia che funziona molto spesso in quanto consente di avere un ruolo acritico sulla questione in essere.commenti di gregari e affidabili Nonostante su internet il 90% degli utenti non legga mai un commento oltre la terza o quarta riga, noterete che il post di un Guru si possono permettere di essere lunghi, prolissi e ripetitivi. La prosopopea ampollosa e articolata appare agli occhi della “branco sfera” come segno di autorevolezza.

Va da se che i post del Guru non possono essere ignorati da tutti coloro che vogliono permanere all’interno del “cerchio magico”.

Studi sull’analfabetismo di ritorno e quello funzionale, hanno dimostrato che ben oltre il 30% della popolazione italiana soffre di questa situazione. Il dato più alto in Europa: Non si tratta di analfabeti che non sanno leggere e scrivere, sono in grado di farlo, di aggiornare il proprio “status” su face book e scrivere commenti, ma non sono in grado di comprendere, valutare, usare e farsi coinvolgere con testi scritti per intervenire attivamente nella società. La “branco sfera” da loro sicurezza. Si sentono accettati e perfino apprezzati, motivo per il quale sono portati a difenderla.

Partecipando a qualche gruppo, avrete modo di notare che il Guru ama spesso citarsi e, quando lo fa si aspetta consensi che, puntualmente, giungono. I post del Guru sono sempre quelli più gettonati, ottenere più “mi piace” dei suoi o dei suoi gregari porterà inevitabilmente all’esclusione dal gruppo attraverso il “ban” una sorta di ostracismo virtuale per cui non solo non si è più nel gruppo ma non si può neppure vederlo.

Nel mondo virtuale il “ban” è la massima punizione possibile nei confronti di chi ha insediato il ruolo del Guru e ha il consenso di tutta la “brancosfera”. Qualsiasi membro chieda spiegazioni BAMBINO BANNATOpassa immediatamente dalla condizione di inaffidabile a quella di pericoloso e segue immediatamente la stessa sorte del “bannato” , o comunque, in ogni caso,  la sua permanenza è inevitabilmente segnata.

Essendo sintomo di intelligenza, l’ironia è bandita nelle “brancosfere”. Del resto l’ironia smaschera il mitomane e lo rende ridicolo davanti agli occhi degli altri, una cosa assolutamente intollerabile. Il suo utilizzo verrà immancabilmente scambiato con il sarcasmo e puntualmente stigmatizzato.IL LATO OSCURO DELLO SFORZO

Nelle “brancosfere” si diventa protagonisti senza fare il benché minimo ragionamento, senza neppure dover avere un pensiero o un’idea. Ci si appropria di quella altrui, con un semplice clik, un banale copia incolla, il tasto della condivisione ti catapulta nel consenso ed ecco i 5 minuti gloria che esaltano le casalinghe disperate, i semi alcolizzati in un momento di lucidità, il fallito eternamente oppresso dal capoufficio o la donnetta sull’orlo di una crisi di nervi.

Maschi e femmine si fanno “vestali  dai candidi manti” come il coro del noto poemetto satirico “Ifigonia Inculide” e calano attorno al Guru e ai suoi “gregari” nella speranza di poterlo diventare anche loro.ANCELLE La “branco sfera” è l’apoteosi del pensiero infecondo in un mondo virtuale dove in ogni caso non corri il rischio di incontrare per strada  quello o quella a cui, un attimo prima hai detto tutte quelle frasi e parole che nella vita reale mai avresti osato pronunciare. Nella “branco sfera” diventi irresponsabile dei tuoi scritti con una sorta di impunità che per certi versi esalta.

Se un tempo c’era la televisione dove “lo ha detto la televisione” era considerata una verità apodittica, oggi lo stesso fenomeno avviene su Facebook, si ritiene vero tutto ciò che vi appare. Ovviamente non è cosi, si tratta soltanto di una “realtà virtuale” e falsa dove basta un semplice black out di corrente per far scomparire tutto, lasciando Guru, gregari e membri della “brancosfera” nella loro realtà di tutti i giorni, ben diversa da quella che si è creata in rete.

 

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