LA GLOBALIZZAZIONE DELL’INDIFFERENZA OVVERO QUANDO LA SINISTRA NON SERVE PIU’ A NULLA

 

 

E’ un anno strano questo, molto strano. Abbiamo assistito al gran rifiuto di dantesca memoria e un “nano” politico come Napolitano è stato rieletto presidente perchè il suo contorno è ancora più basso di lui.  Un comico per un soffio non ha preso il potere proponendosi come il paladino della gente e per un altro soffio è scomparso nel giro di poco tempo.  Poi sei al bar a fare tranquillamente colazione, apri il giornale che hai appena comprato e leggi: “Il disagio sociale è una tragedia” e pensi, finalmente il PD si è svegliato da un letargo che con alterne vicende dura da vent’anni.  Invece la frase è di Mario Draghi presidente della Bce perché se sfogli ancora il giornale i problemi di quel partito sono invece  le regole per fermare la candidatura di Renzi, i soliti sotterfugi volpini di D’Alema e Civati che si candidata a spada tratta per vendicare due cariatidi  come Prodi e Rodotà. Scuoti la testa e pensi che amarezza questi tempi che sembrano solo un presente senza passato e nemmeno un futuro. A casa, più per abitudine che perché veramente ti interessa accendi la televisione e ti arriva un’altra mazzata: “la cultura del benessere ci porta a pensare a noi stessi e ci rende insensibili alle grida degli altri”.  La globalizzazione dell’indifferenza e non è un documentario sulle gesta di Che Guevara, ma il Pontefice che per la sua prima visita pastorale fuori della diocesi di Roma ha scelto l’estrema porta dell’Europa, Lampedusa.  E’ normale che i simboli colpiscano quando sono anche atti che si legano a quelle parole.  Allora ti rivengono perfino alla mente quelle Storie dei Santi che un po’ discolo dai barbaniti era lettura di penitenza sperando in una tua impossibile redenzione essendo come tutti un adolescente. Anche San Francesco si imbarcò clandestino a bordo di una nave anche se non ne ricordo con precisione il motivo e chi ha scelto quel nome non poteva ignorare questo dettaglio.  Mi sorprende questo pontefice, non comincia neppure dagli ultimi ma dagli ultimi degli ultimi e dopo aver messo le mani sullo IOR, la potente banca vaticana al centro del riciclaggio internazionale di denaro sporco. Ora ci manca solo che per venire in aiuto di questo paese rinunci all’esenzione della tassa sugli immobili della chiesa per rendere completamente inutile una sinistra che oramai pare preoccupata soltanto di se stessa proprio come lo è stata la Chiesa per tanti anni.  In un momento cosi buio per la morale, la cultura, la stessa intelligenza del genere umano mai mi sarei aspettato quello che sta accadendo proprio dall’istituzione più conservatrice e antica che il mondo abbia mai conosciuto.  Se i simboli vogliono poi significare qualcosa non può non saltare agli occhi che mentre il Pontefice si recava proprio a Lampedusa, il paladino della gente si faceva il bagno in Costa Smeralda eppure aveva appena tuonato sul suo Blog sull’urgenza di una soluzione per il paese, sciogliere le camere e andare al voto.  Allora mi chiedo ma come è possibile che uno come me palpita di speranza per questo uomo che ha scelto di chiamarsi Francesco, mentre invece guarda con disgusto atteggiamenti di  cose che in teoria mi dovrebbero essere  assai più vicine?  Come è possibile del resto palpitare per un Civati, un Barca o un Grillo qualsiasi che vedi come un qualcosa di alieno e distante dai più banali interessi di chi deve arrivare non più alla fine del mese ma almeno a metà di questo.  La chiesa millenaria che fa sembrare inutile e antiquata una sinistra completamente fuori dalla storia e perfino ridicolo l’ultimo paladino arrivato per cambiare tutto che sguazza felice tra i potenti del paese che ancora possono permettersi di andare in vacanza.  A volte credo di sognare e che tutto questo non stia avvenendo davvero, se qualcuno di voi può darmi un pizzicotto magari mi sveglio !

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