LA GROTTA DEL PALADINO ORLANDO A SUTRI -una leggenda che diventa realtà –

 

Image00001Questa mattina di buon ora siamo sulle tracce di una leggenda, una leggenda che, come spesso accade, ha i suoi fondamenti nella Storia. Le informazioni che abbiamo in nostro possesso per questo viaggio nel tempo sono poche, frammentarie e perfino contraddittorie.

Vuole la leggenda che la sorella di Carlo Magno, Berta si fosse  perdutamente invaghita di un cavaliere privo di titoli nobiliari tal Milon. Altre fonti, meno romantiche, accennano invece a Orlando come di un figlio frutto dell’amore incestuoso tra il reale e la sorella. A voi la scelta tra le due versioni, che il finale comunque è lo stesso.

Appena scoperta la tresca Carlo Magno assai contrariato da questa relazione scacciò la sorella ed il suo amante da corte.

I due innamorati iniziarono così a cercare fortuna e sostentamento ma nessuno per timore di inimicarsi il sovrano diede lavoro al povero  Milon. I due decisero così di raggiungere Roma per chiedere al Papa di intercedere per loro presso il Re.

Nel corso del viaggio , narra la leggenda che Berta durante una sosta in una grotta a Sutri insieme al suo compagno,venne colta dalle doglie del parto ed i due furono costretti ad interrompere il loro viaggio. La donna mise così alla luce un bel bimbo, Orlandino.

In Francia la letteratura cavalleresca poco si è interessata della gioventù di Orlando, in prima istanza Rolandin,forse anche per i suoi natali incerti. Mentre in Italia appena il personaggio franco salì agli onori della ribalta ci si impegnò per decodificarne i natali, ascrivendoli con “certezza” al rapporto amoroso tra Berta e Milon.

Nelle “Enfances”, una produzione letteraria del XII secolo la vicenda di Orlando vede i suoi genitori banditi che percorrendo la Via Francigena, sostano proprio a Sutri. Siamo alla ricerca di questo luogo leggendario, completamente al di fuori delle abituali rotte turistiche e di cui abbiamo soltanto tracce e qualche vecchia foto in bianco e nero.

Il metodo migliore in questi casi, ancora rimane il bar, dove mi fermo e chiedo. Ne hanno sentito parlare ma le indicazioni sono vaghe e contraddittorie con i miei indizi. Niente da fare. E’ passato molto tempo dall’ultima volta che è stata individuata e di certo non è stata visitata da masse di turisti.

Come accadde con il ritrovamento di Troia, perdonatemi il paragone con Schliemann, è la leggenda, in questo caso francese  che ci fornisce gli indizi.

Un giorno mentre Berta accudiva il piccolo, le scivolò dalle mani ed iniziò a rotolare sull’erba del pendio adiacente. La madre, spaventata esclamò: “Ooh le petit rouland”. Da qui derivò il nome e quello della vallata che ancora oggi è chiamata Rotoli.

Il giovane crebbe e ben presto divenne condottiero della gioventù sutrina, arrivando a essere insignito della carica di “re del carnevale” una festa popolare molto antica che coinvolgeva tutto il paese Una festa che si celebra ancora oggi e che, a quei tempi, consentiva anche alle persone più umili (dietro l’anonimato di una maschera) di sbeffeggiare i potentati del luogo.

In ogni caso, e a prescindere dalla nostra ricerca, la gioventù di Orlando fu spensierata fino a quando nella cittadina laziale passò con il suo seguito l’imperatore Carlo Magno, suo zio. Questa visita eccito molto la fantasia del giovane che attendeva una occasione per mettersi in mostra. Si travestirsi da servitore, stragemma che gli consentì di  penetrare nella sala nella quale aveva avuto luogo il banchetto reale. Veloce e fulmineo sottrasse la coppa nella quale aveva bevuto il sovrano.

Carlo Magno rimase affascinato da tanto ardire e coraggio e sfidò così il giovane a compiere nuovamente tale gesto il giorno successivo. Ma sulla sua strada il giovane Orlando, trovò invece tre inviati del  re che riconobbero sua madre Berta e contribuirono a far sì che la famiglia reale potesse ricongiungersi.

Un lieto fine dunque, non ci resta che trovarla ora questa grotta. Chiedo ancora che parlare è sempre il modo migliore per ottenere delle informazioni anche nell’era informatica. Un signore di una certa età e comunque di un’età assai maggiore della mia, lo sa, o almeno crede di saperlo. 1-IMG_1066Dopo la casa cantoniera e dopo una casa in rifacimento, sulla sinistra c’è una stradina che scende. Devo tornare indietro con la macchina, non è vicino ed è lungo la Cassia, la via dove è il Mitreo di Sutri. Mi auguro che abbiate letto il nostro precedente viaggio: “Il Mitreo di Sutri tra sogno e realtà”. Se non lo avete fatto lo trovate sempre  su questo Blog usando la funzione cerca, che invece in questi casi l’informatica ci è di aiuto.

La casa cantoniera c’è, la casa invece sembrerebbe una azienda agricola ma poco dopo a sinistra c’è qualcosa che sembra una stradina che scende nel mezzo della vegetazione. Lascio la macchina e mi incammino a piedi. E’ poco più di un sentiero circondato da piante ed alberi. Una pallida idea di quello che doveva essere un tempo l’Horrida Silva Cimina narrata da Livio.1-IMG_1067

Dovrebbero essere 50 metri, ma non vedo nulla e proseguo. Guado perfino un ruscello: Dovrebbe trattarsi in realtà di una tomba rupestre etrusca. Davanti a me si apre la campagna. Torno indietro. Eppure qualcosa dentro di me mi dice che sono sulla strada giusta sebbene io non la veda. Questa specie di stradina assomigliava in piccolo a una “tagliata tufacea” immersa nella fitta vegetazione. Poi, a destra vedo qualcosa che assomiglia a degli scalini naturali.1-IMG_1072

La sento, non so come ma la sento. Deve per forza essere qui tra questa vegetazione. Ed infatti eccola, con la sua colonna centrale, sorretta dai poemi cavallereschi franco-veneti del XII secolo che vuole che qui dentro sia nato Orlando Paladino, marchese del Chiaramonte, Conte di Blaye e Gonfaloniere della Chiesa Cattolica Apostolica Romana.2

Lo so bene che non si tratta della mitica Troia, ma quanti di voi avrebbero pensato che il valoroso Paladino morto combattendo valorosamente nella battaglia di Roncisvalle poteva aver visto i natali dentro a questa grotta, tutto sommato a due passi da Roma?

Se questo luogo fosse in Francia, qui ci sarebbe una moltitudine di turisti e la piazzola per i pullman. Invece rimane difficilmente accessibile per quanto in 1-IMG_1080definitiva non molto lontano dalla strada. Certamente si tratta soltanto di una tomba etrusca come molte che affiorano dalla parte opposta della Cassia, ma per trovarla abbiamo attraversato storia e leggenda portandola alla ribalta del vostro immaginario. Qui il neonato paladino rotolò via dalla mani della madre, dando vita ai 469 versi della storia di Berta e Milon del XII secolo. Qui è nata la leggenda cantata tra il 1200 e il 1300 in tutte le corti d’Italia alla presenza di nobili e aristocratici.1-IMG_1082

Leggenda, fantasia, canzoni cavalleresche ma anche Storia: A Sutri vi fu la sosta documentata di Carlo Magno durante il suo viaggio per essere incoronato Imperatore del Sacro Romano Impero. Non competono a noi le disamine storiche che lasciamo ai collaboratori assai più adeguati di noi.

Come antichi cantori, potrete rileggere le gesta del giovane Orlando contestualizzandoli in questo luogo e in questo viaggio nel tempo che ci auguriamo vi abbia affascinato ed appassionato come è capitato a noi. Ancora una volta e per molto altro tempo ancora, l’immagine di un’Italia poco conosciuta e ancor meno apprezzata che cerchiamo di riscattare e di portare alla vostra attenzione, solleticando la vostra curiosità e la voglia di viaggiare con noi nel tempo.

 

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con la collaborazione di Sandra Carena

e la consulenza della storica dell’arte Mariani Parmeggiani Serena

e dell’archeologo De Nardis Matteo

 

 

 

7 thoughts on “LA GROTTA DEL PALADINO ORLANDO A SUTRI -una leggenda che diventa realtà –

  1. Articolo davvero interessante, sono stata anch’io a Sutri circa un anno fa ma pur avendo chiesto informazioni a destra e manca non sono riuscita a scovarla, questa famigerata Grotta d’Orlando… Spero però di averne presto l’occasione perché deve essere un luogo dal fascino unico 😉 Buon pomeriggio!

  2. Buongiorno,premetto sono un giovane sutrino,poco tempo fa girando nel web ho trovato questo articolo e devo dire molto ben fatto…ovviamente aveste chiesto a me avrei saputo dirvi dove si trovava la grotta…ma la cosa lieta propio poco fa,passO sulla Cassia bis e nei pressi della grotta trovo tutto pulito con tanto dì cartello e storia sotto…mi è venuto in mente questo articolo e mi sembrava giusto farvelo sapere,da sutrino sono molto.contento perché probabilmente il vs articolo è servitommolto…grazie

  3. buongiorno,ho letto questo articolo poco tempo fa e l’ho trovato molyo ben fatto…
    premetto sono un giovane sutrino che come tanti altri sa dove si trova la grotta di orlando ma non abbiamo mai dato peso alla cosa perche per noi era li….
    oggi passando sulla cassia ho potuto notare che la discesa dell’entrata alla grotta e stata accuratamente pulita e vi è stato aggiunto un cartello con tanto di descrizione.
    quindi non ho potuto fare a meno di ricercare l’articolo per informarvi di ciò pensando che molto probabilmente è anche grazie a voi se ora è ben visibile per tutti….grazie

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