LEGGENDE METROPOLITANE -i ladri di gruppi su Facebook

Image00001Anche se Facebook è una metropoli soltanto virtuale ha le sue leggende, alimentate ad arte anche perché danno quel senso di mistero un po’ gotico e surreale che tutto sommato affascina. Alcuni da queste leggende sono perfino riusciti a trarre un certo profitto, notorietà e seguaci come quella delle scie chimiche, inventata da nel 1997 da due truffatori americani per procurarsi delle commesse per la loro ditta di consulenze. Voglio invece parlarvi del “furto” di gruppi o di pagine di Facebook che misteriosamente cambiano di mano per opera di fantomatici Hacker.

Innanzi tutto dobbiamo sfatare un’altra credenza popolare, dietro la piattaforma di Facebook non ci sono persone reali ma algoritmi che ne consentono il funzionamento. Pensate per un istante a quanti milioni di contatti giornalieri ci sono, sarebbe materialmente impossibile seguirli realmente tutti. Questo è il motivo per cui spesso quando segnalate delle foto o dei commenti vi risponde un messaggio automatico che non ha un gran senso rispetto alla vostra segnalazione. Cosi viene rimossa un’immagine di una madre che allatta e non quella di uno che sta facendo sesso esplicito. L’algoritmo è fatto così, profondamente complicato da realizzare quanto ignorante. L’hackeraggio invece è una attività che richiede costosissime apparecchiature, una notevole conoscenza informatica e soprattutto è illegale, si rischiamo diversi anni di galera in tutti i paesi del globo. Viene da se che  “rubare” un gruppo o una pagina di Facebook con un atto di hackeraggio, il rischio che si correrebbe non è assolutamente proporzionato al risultato. Sarebbe come se un ladro impegnasse risorse per centinaia di migliaia di euro, rischiando anni di galera, solo per rubarvi una fetta di torta dal frigorifero.

Il metodo utilizzato è invece di una semplicità assoluta, non richiede nessuna tecnologia e soprattutto nessuna particolare conoscenza informatica. Qualsiasi medio utente di Facebook lo può fare se ha una certa dose di pazienza e del tempo da passare come si trattasse di un qualsiasi hobby come la collezione di francobolli o di scatole di fiammiferi. Anche io da ragazzo ho collezionato cose di questo tipo e anche cartoline, poi, crescendo sono passato a collezioni decisamente più piacevoli anche sul piano puramente estetico.

Ora, se non siete pratici, siete sicuramente curiosi e non vi tratterrò ancora a lungo che l’attenzione in rete sfuma dopo solo poche righe di lettura. C’è un solo modo per rubare un gruppo di Facebook, farsi nominare amministratore del gruppo. Fatto questo il gioco è semplicissimo, rapidamente si eliminano tutti gli altri amministratori con un semplice e veloce click e si diventa padroni di quel gruppo. Ora vi state domandando se ci sono degli idioti in rete che si fanno fregare cosi semplicemente. La risposte è ce ne sono tantissimi, almeno quanti rimasero “fregati” da Wanna Marchi che vendeva il sale da cucina a 20 mila euro, o quanti in seguito hanno votato per il Movimento 5 Stelle, una platea abbastanza vasta per chi piace questo tipo di attività. Essere idioti, nella vita come in rete è un’attività che ha moltissimi adepti.

Parlavamo di pazienza. Questa risiede nel fatto che non si può logicamente entrare in gruppo, farsi nominare amministratore e “rubarlo” in un istante. E’ necessario fare tanti, diversi e falsi account che in seguito verranno usati al momento giusto. Nulla di più facile funziona esattamente come la prima volta che vi siete iscritti a Facebook e su Gmail ne potete creare in pochi minuti quanti ne volete per iscrivervi a Facebook sotto le mentite spoglie di chiunque vogliate essere. Si entra in un gruppo con queste identità e non si fa niente, si aspetta semplicemente il momento giusto, quello nel quale l’amministratore del gruppo ritiene di non riuscire più a seguirlo e cerca, nel gruppo stesso, degli amministratori. I più bravi fanno perfino in modo che ciò accada ingrossandolo artificiosamente con propri account o di altri “compari” come il vecchio gioco delle tre carte di napoletana memoria dove sono tutti d’accordo tranne “il pollo” da spennare.

Lo so, era più affascinante il mito di gruppi di hacker pronti ad approfittare delle debolezze del povero malcapitato ma la vostra fetta di torta è assolutamente al sicuro se non siete voi stessi ad offriglierla su un vassoio d’argento.

Buona vita a tutti voi

2 thoughts on “LEGGENDE METROPOLITANE -i ladri di gruppi su Facebook

  1. Your review is good as alyaws – telling the theme, suggesting the story outlines and creating interest to watch the movie. One thing to correct in the post – cast of Dil Chahta hai is Akshay khanna not Rahul apart from Aamir & saif.

  2. I do not even know how I finished up here, but I thought this put up was once good. I don’t understand who you’re however certainly you’re going to a well-known blogger if you happen to are not already 😉 Cheers!

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