LO IUS SOLI NON E’ LO IUS PRIMAE NOCTIS, E’ ORA CHE SI SAPPIA

 

 

Due sono le passioni che comunemente si ritiene possano spingere l’essere umano ad abbandonare i comodi piaceri oziosi del divano di casa per gettarsi a capofitto e senza alcun ritegno in una di quelle imprese che talora cambiano il corso della Storia.

Una di queste è senza dubbio un ideale. Solitamente forte, vibrante e puro, al suo cospetto nel passato si sono mosse le masse. Per un ideale perfino la vita, senza alcun timore, s’immola. Ora che sia la propria o quella degli altri in questo momento è un dettaglio che non appartiene alla questione in essere.

L’altra passione, a seconda dei punti di vista e delle epoche storiche assai più forte della prima, ma altrettanto mortale per quanto assai meno pura è senz’ombra d’alcun dubbio il denaro. Quella pecunia che come sostenne l’inventore della pubblica minzione a pagamento, pur potendo esser vile, di sicuro risultava privo di qualsivoglia odore, al punto che giammai potrebbe “fetere”.

Su di un’altra eventuale terza posizione, tanto cara ai nostrani puttanieri d’ogni risma, credo che sia lecito stendere un pudico velo che per quanto sia anch’essa “cosa pubblica, non siamo qui in quell’italico parlamento dove volgarità e lo scollacciato dire albergano come fossero in un lupanare.

Ora è bene far presente che spesso e volentieri ideali e denaro sono andati a braccetto perché se i primi come abbiamo già fatto notare smuovevano le masse che non furono fatte per vivere come bruti, il secondo ancor più del primo riesce a smuovere le coscienze.  So bene che i moralisti storceranno la bocca ma anche quando si trattò di abolire la schiavitù, il motivo che finì per convincere i latifondisti del nord fu essenzialmente economico. Lo schiavo non era in fin dei conti economicamente redditizio, molto meglio un salariato che non doveva essere alloggiato, curato, nutrito e mantenuto efficiente. Oltretutto si stava affacciando la rivoluzione industriale che avrebbe cambiato completamente anche l’agricoltura.  Rimase retaggio del sud arretrato culturalmente ed economicamente l’idea di una schiavitù impossibile nel Nuovo Mondo che si affacciava. Più che l’etica poté il denaro come spesso avviene davanti a cambiamenti che è assolutamente impossibile non solo contrastare ma anche sostenere economicamente se non ci si adegua rapidamente.

Ora innanzi tutto dovremmo sgombrare il campo da un possibile equivoco per coloro che anche solo culturalmente possono essere contigui con il Calderoli pensiero, sempre ammesso che costui possa realmente possedere uno. Lo ius soli, nulla ha a che vedere con lo ius primae noctis che oltretutto per gli storici è quasi una leggenda metropolitana.  Le nostre vergini ammesso che ancora ce ne siano sono ben salvaguardate.

Gli Stati Uniti che come è noto, economicamente ci sovrastano non sarebbero mai diventati la potenza che sono senza concedere quel diritto di cittadinanza a chiunque nascesse sul suo territorio, il che significa guardo un palmo oltre il proprio naso che quei nascituri pagheranno le tasse in quel paese e sappiamo quanto ci tengano gli americani che perfino Al Capone fu condannato per non averle pagate, non riuscendo la polizia a provare nessuno dei suoi delitti.  In un paese come il nostro, oltretutto a natalità zero da molti anni, saranno solo i figli degli stranieri a poter un domani pagare le nostre pensioni che non vi è alcun ricambio al momento attuale.  Per i cultori dell’identità nazionale, bisogna ricordare che se vi è al mondo un paese fortemente nazionalista e culture della propria identità, questi sono proprio gli USA anche se a rigor di logica nessuno dei suoi abitanti potrebbe definirsi americano se non quei nativi oramai ridotti in tribù soltanto folcloristiche.  Noi se invece ci pensiamo bene siamo estremamente più esterofili al punto di amare tutto ciò che viene dagli USA, a prescindere e privi di una reale unità nazionale, sparpagliati in migliaia di campanili in lotta tra loro.  Se fu fatta per legge l’Italia, gli italiani sono ancora a venire.

Ovviamente la nostra politica è ben lontana dal riuscire a pensare al domani di questo paese, troppo impegnata con se stessa e i suoi problemi di rielezione al fine di mantenere il potere acquisito.

Noi ci avviamo verso l’estinzione. A testimoniare quello che fummo resteranno gli anfiteatri come il Colosseo o quella meraviglia dell’ingegneria che è stato l’acquedotto o la Cloaca Maxima che tutt’oggi adoperiamo. Un popolo che costruì l’impero più grande e famoso della storia proprio concedendo quella cittadinanza, ch’era un onore, perfino a chi Roma non l’aveva mai neppure vista da lontano.

 

One thought on “LO IUS SOLI NON E’ LO IUS PRIMAE NOCTIS, E’ ORA CHE SI SAPPIA

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