MA QUALI ICONE DELLA SINISTRA!

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Care compagne e cari compagni,

abbiamo veramente toccato il fondo e ora non ci resta che scavare. Da Karl Marx a Massimo D’Alema ci vorrebbe almeno un po’ di pudore per evitare di cadere nel ridicolo. Che D’Alema fosse di sinistra non ci credette nemmeno Berlusconi che infatti con la Mondadori pubblicò quasi tutti i suoi libri di “successo”. A proposito se tra di voi c’è anche uno solo  che abbia  letto un  libro del Leader Massimo batta un colpo che voglio stringergli la mano, i parenti, ovviamente non valgono.MI FACCIA IL PIACERE

Ora va bene il trasformismo e va bene che il fine giustifica i mezzi ma siete proprio sicuri che vorreste stare nello stesso partito con uno che ebbe a dire che la sinistra è un male sopportabile soltanto grazie all’esistenza della destra (Espresso 19.12,2003)? Oppure credete veramente che nel 68’ Massimo D’Alema abbia tirato una molotov davanti alla Bussola di Viareggio(Repubblica 22.7.1995)?

Oddio, considerato che noi italiani abbiamo la memoria corta è sempre probabile care compagne e cari compagni che al Patto del Nazareno, voi preferiate il Patto della Crostata che comunque in ogni caso aveva anche quello a che vedere con Silvio Berlusconi. Questione di gusti e sui gusti non si discute.

Lasciatemelo dire, è dura anche da Che Guevara a Marco Travaglio, quello che Marco pensa di tutti voi, me compreso, non è esaltante:” io sono anticomunista oggi come lo ero allora. Però non c’è più il comunismo, e quindi non mi sembra il caso di perdere tempo. Sarebbe come schierarsi contro i cartaginesi” (17.5.2008). Ora, capirete che quando vi vedo applaudirlo in televisione care compagne e cari compagne non posso non provare un moto di compassione nei vostri confronti. E’ un po’ come mettersi la maglietta con il Che e poi tifare per Fulgencio Batista.marx-engels-inicio-uma-nova-etapa-no-pensamento-socialista-1317839364

Non sono da meno i modelli politici a cui fa riferimento Marco Travaglio, se avete anche solo pensato a Berlinguer o a Togliatti, vi devo dire che siete decisamente fuori strada. Lui è veramente di destra e a tutto tondo: “Se non fosse Berlusconi il capo della destra, io starei lì! In Francia voterei a occhi chiusi per uno Chirac, un Villepin. Per Sarkozy no perché è un tamarro. In Germania voterei Merkel sicuro. Mi piacevano molto Reagan e la Thatcher.”

Era il  maggio del 2oo8, oggi avrà sicuramente aggiornato i suoi miti ma forse è meglio che non gli chiediamo quali possano essere, potreste avere una grande delusione. A volte l’ignoranza può essere un bene per continuare ad illudersi.

Con la Rosy Bindi comunista care compagni e cari compagni, avete però veramente esagerato. Fosse vivo la buon’anima di Lenin vi passerebbe sopra con il mitico treno, senza nemmeno pensarci due volte.  “Non sono mai stata comunista e mai lo sarò. Anzi, sono contenta di avere fatto in modo che quelli che lo erano ora non lo siano più.” Insomma se noi dopo la fine della DC abbiamo sperato di non morire democristiani, lei di certo, dal canto suo, non vuole morire comunista.1-2400832-rosy

Casomai ve lo foste dimenticati, care compagne e cari compagni, la Bindi era democristiana ed insieme con gli altri democristiani che diedero vita al Partito Democratico tra quelli che si opposero a farlo entrare nell’Internazionale Socialista, con la quale a livello europeo soltanto si federò. Del resto, ancora oggi quando glielo si chiede si vanta di essere tra quelli che hanno fatto in modo che i comunisti non fossero più tali.

Ora, una domanda sorge spontanea, ma dopo il fallimento del “movimento” di Ingroia che nessuno ha mai compreso cosa potesse avere a che fare con la sinistra, dopo il fallimento della Tsipra italiana che presentava come suo portavoce una liberale come la Spinelli che alla prima occasione si è rimangiata la parola data, dopo il soffocamento in culla della Coalizione Sociale di Landini che non doveva essere tante cose ed infatti non è stata… non sarebbe meglio cominciare a scegliere un po’ meglio i nostri compagni di viaggio?

Non dico di tornare a Che Guevara ma, care compagne e cari compagni, se continuiamo di questo passo, tra un po’ rivaluteremo anche Mussolini che, a pensarci bene, iniziò la sua “carriera” come direttore dell’Avanti!

 

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