NIENTE PAROLACCE… SIAMO RUSSI

Mentre l’economia dell’occidente va a rotoli, la disoccupazione aumenta, la classe media sparisce e il mondo trattiene in fiato per l’invasione della Crimea, Putin dimostrando un notevole sprezzo del ridicolo, dichiara guerra al linguaggio sboccato e linguacciuto. Il novello candidato al Nobel più sputtanato della storia moderna, è uno preciso e la sua non poteva essere una mera dichiarazioni d’intenti ma legge dello stato a cui tutti devono sottostare volenti o nolenti. Come già fece per la sodomia e suoi derivati. Il popolo russo fatto diventare etero non già per volontà divina ma per decreto dello Zar di tutte le russie o almeno quelle che gli sono rimaste.

A fianco di Putin scendono in campo l’Accademia delle Scienze che, attraverso il suo prestigioso istituto per la lingua russa, stila la lista di tutte le parolacce vitatissime da oggi in poi si tutti i media, spettacoli teatrali e internet. Un lavoro certosino quanto esilarante, degno di quel Mim.Cul.Pop (mai acronimo fu tanto azzeccato) di censoria memoria fascista .

Sono messe al bando tutte le varie, quanto molteplici e fantasiose denominazioni zuzzurellone degli organi riproduttivi femminili e maschili. Di conseguenza anche tutto il frasario impudico relativo all’accoppiamento in tutte le sue possibili forme e posizioni. Inutile dire che cade sotto la mannaia censoria anche il mestiere più antico del mondo. Parafrasando il nostro Dino Campana, poeta maledetto del secolo scorso, al massimo saranno “le antiche”.

Già si ventila un software in grado di tenere sotto controllo in modo automatico la pubblica morale russa. In attesa si è mobilitato il Image00001 (l’ente statale di controllo per giornali, TV e internet) con una apposita sezione di addetti ed esperti del turpiloquio che vagliano circa 5000 siti internet .

Se tutto ciò non fosse realmente vero, ci sarebbe indubbiamente da ridere. La censura però di contro è sempre stata un fattore stimolante per l’ironia e l’intelligenza umana e magari dobbiamo aspettarci la nascita di un movimento letterario estemporaneo che mandi educatamente ad espletare i propri bisogni fisiologici negli appositi spazi ed inviti caldamente gli interlocutori ad avere un rapporto sessuale privilegiato con se stessi.

Al momento rimane solo un dubbio sul mandare a prenderlo nel piloro. Rientrerà nella casistica della legge a tutela della morale pubblica, oppure sarà considerata propaganda gay con tutte le conseguenze del caso? Voci ben informate sostengono che gli esperti russi sono già al lavoro per dirimere eventuali controversie in tal senso. Va da se che nessun esponente del Movimento 5 Stelle potrà mai scrivere o esprimere un pensiero sul suolo russo senza essere arrestato seduta stante.

                                                          Buona vita a tutti voi

 

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