QUARTO PIANO

Il caso Quarto tiene banco tra i 5 Stalle. La Casalercio Associati si riunisce d’urgenza con Topogigio di Maio e il fichissimo Roberto Fico nella cabina blindata dell’ascensore dove si prendono le decisioni che contano. Il clima è quello da “Ultimi giorni di Hitler”. Bocche cucite nonostante lo scoop che ormai circola da giorni in rete che i due esponenti del Direttorio Pentastellato avessero idee contrapposte.

Lo scoop ovviamente è che i due avessero delle idee, non era mai accaduto prima e il Blog è in subbuglio e si agita. Avere delle idee proprie è contro i principi del Movilento. A distanza Saviano detta la linea, è una convergenza parallela che fa tremare i polsi. La Capuozzo deve mollare. E’ il panico tra i 5 stalle di Quarto, come deve mollare? Mica siamo petomani!

Il filosofo Paolo Becchi approfitta della confusione per lasciare il Movilercio, si occuperà a tempo pieno della sua fistola anale che lo ha consegnato a un successo letterario di stampo planetario. Scende in campo anche il Pizza da Parma, reduce dall’insuccesso della chiusura dell’inceneritore. Lui solidarizza con la Capuozzo. Non deve mollare e un Quarto dei grullini tira un sospiro di sollievo e respira a pieni polmoni.

Sul caso interviene anche Nogarin e è sul pezzo come si suol dire: “il PD deve morire!”. Scusa Nogarin e le foibe allora? E i marò???!!!??? Intanto dalla riunione alla Casalercio Associata a se stessa trapela che hanno preso una decisione. La Capuozzo deve fare un passo indietro… o forse no, uno in avanti…Intanto rimane ferma sulla casella della camorra, poi si vedrà.

Lombardi, lei sa cosa fare, chiede alla rete che risponde “Lombardi chi?”. Si fa presto a dimenticare i propri eroi. Crimi ovviamente dorme che è la cosa che sembra riuscirgli meglio anche se non è che gli altri siano svegli.

La camorra dal canto suo fa sapere che i suoi voti non sono stati determinanti, li hanno dati cosi, perché non avevano nulla di meglio da fare.