QUEL PROFUMO DI BUCCE DI MANDARINO…

 

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Quel profumo di bucce di mandarino. I numeri ch’uno per volta escono dal sacco. Ninetto, la vigilia e le gambe delle donne. L’ambo che ti passa e più non vale. Tombola e tu vai per uno ma c’è il tombolino che il Natale è come suor Teresina della chiesetta bianca appena  fuori le mura vaticane. Anche se non vuoi ti consola per forza. I fioretti da colorare ogni volta che li mantieni, il turibolo con l’incenso  e la madonnina con la corona di lampadine che s’accendono con 10 lire.

Nonna era quella che sbucciava i mandarini. Io di nonne ne ho avute tre che quella era una zia e mio zio era mio nonno. Di nonni invece solo due che uno dei tre per i debiti del gioco s’era sparato, cosi che da quel lato, tutto era tornato a posto.  Altri segna numeri che i fagioli son tondi e rotolano via.  Le bucce dei mandarini invece no.

No, le cartelle non si cambiano. La fortuna non può rincorrerti per farti vincere, è già tanto se a Natale ti trova con tutta la confusione che c’è. Non so se avete mai avuto modo di vedere una pianta di mandarini, ma ha le spine. Ha le spine come i rovi di more e le rose ma più lunghe e aguzze come fossero pugnali. Oggi ci sono le clementine e forse, forse non le avete mai viste e chissà, magari, non avete mai visto nemmeno una pianta di clementine che quella in verità non l’ho vista mai nemmeno io. Ma quelle spine le ricordo che appena le tocchi esce subito il sangue e ti fai male.

Sette e mezzo Reale e con la matta, il banco gira ed è tuo. Il profumo dei mandarini si appiccica alla memoria, ancor più delle immagini che a tratti varcano  scomposte gli argentei cancelli dei sogni dove sono rinchiuse. L’odore della credenza dei dolci e del cordiale, nera come gli altri mobili del salone. La morbida fragranza del panettone e i regali di cui non serbo nemmeno il ricordo che non c’è nulla da fare,dei mandarini l’odore è il mio Natale.

4 thoughts on “QUEL PROFUMO DI BUCCE DI MANDARINO…

  1. Questi ricordi sono di una rara bellezza, oltre tutto scritti con una stilografica d’oro (che per me significa che toccano il cuore!)
    Buon Natale Max!
    Danila

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