RE GIORGIO UNA COLOSSALE FANDONIA

Image00001Esiste una prassi politica che si chiama demagogia e un’altra che si chiama pragmatismo, ognuno decide liberamente quale delle due scegliere e, considerato che siamo in democrazia perfino non scegliere e occuparsi di altro. Esiste anche un oggetto sconosciuto che si chiama Costituzione, fu scritto attorno al 1948 e nel nostro paese non è mai entrata  in vigore, salvo che ognuno la tira per la giacchetta ogni volta che gli fa comodo. Un po’ come fanno alcuni cattolici con i passi del Vangelo. Ora va di moda per una certa parte della sinistra additare Giorgio Napolitano come un dittatore, re Giorgio e altre facezie invece di attaccarlo magari per un suo passato di oscuro quanto mediocre uomo di partito che sponsorizzò tra le altre cose la cacciata degli esponenti de “Il Manifesto” dal Partito Comunista Italiano in quanto difendevano la Primavera di Praga dall’invasione sovietica, ma sappiamo che l’italiano medio ha poca memoria, tanto per dire solo una di tutte quelle che mi sono rimaste sul “gozzo”.

Ora la Costituzione limita e delimita i poteri del Capo dello Stato e siccome molti millantano ne abbia cosi tanti e di tale portata andiamo a vedere nel dettaglio di che si tratta, cercando per quanto possibile di fare in modo che la dissertazione non sia troppo pesante, motivo per cui eviteremo il classico copia incolla che, volendo, ognuno può andarsi a consultare non solo la stessa Costituzione ma Wikipedia o altro a piacere.

In materia estera ha degli enormi poteri discrezionali, riceve funzionari, Capi di Stato e diplomatici, insomma fa gli onori di casa, organizza ricevimenti e amenità di questo genere. Ratifica però i trattati internazionali, ma solo se le Camere sono d’accordo, non ha alcun modo di opporsi, al massimo può rimandarle indietro e  le Camere gliele rispediscono nuovamente per la firma a cui è tenuto. In pratica si può prestare all’antico gioco maschile di chi ce l’ha più lungo, fermo restando che, ad averlo più  lungo sono sempre e soltanto le due Camere. Può dichiarare guerra… e qui ho sentito un vostro palpito ma è anche questa solo una finzione istituzionale, sono sempre le due Camere a decidere, lui ci mette la firma, la faccia, insomma se poi perdiamo la guerra possiamo sempre dire che è colpa sua.

Tra gli altri enormi poteri che la Carta Costituzionale gli attribuisce, quello di poter nominare fino a 5 senatori a vita e inviare messaggi alle Camere, le quali dopo averli letti possono tranquillamente dedicarsi ad altre e più proficue, forse, occupazioni senza arrivare per rispetto dell’istituzione a un sintetico “e sti cavoli!”. Può però anche convocare le Camere per comunicargli i propri pensieri, queste altrettanto ovviamente sono libere una volta convocate di guardare la partita su pc come è solito fare Di Battista, dormire come il buon Vito Crimi e cosi discorrendo. Viene da se che le due Camere qualora venissero convocate dal Presidente se la fanno sotto.

Il Presidente scioglie e Camere e indice le elezioni ma sempre nei termini previsti dalla legge, di sua propria iniziativa può al massimo scegliere il colore delle tendine di queste camere. Gli è però consentito di scegliere il giorno e l’ora della prima riunione delle due Camere una vera libidine del potere assoluto.

Per tutto quello che riguarda l’approvazione delle leggi sottoposte alla sua firma non vi tedierò più di tanto, tutto quello che può fare qualora non gli siano simpatiche è di rimandarle indietro, una sola volta, quando queste gliele rimandano è obbligato a firmarle.

Stendiamo un pietoso velo su nomina del Primo Ministro che gli viene indicato da altri dopo opportune consultazioni e sui ministri su cui vale la prima. Comanda l’esercito ma non può dichiare guerra come già abbiamo visto sopra, decreta lo scioglimento di consigli regionali e presidenti di regioni come quello delle Camere ma anche qui non vi fate illusioni, si tratta solo di un pro forma, non è lui a decidere.

Vi starete chiedendo perché mai uno dovrebbe ambire a fare il Presidente di una Repubblica che non gli fa decidere nulla. Ora prestigio a parte della carica e dei suoi emolumenti, qualche cosa fa pure il nostro Presidente e veniamo al piatto forte…Nomina alcuni funzionari dello Stato e qui decide proprio lui, può fare come gli pare e piace… quasi. Nomina un terzo dei membri della Corte Costizionale ch sono quelli che decidono se un provvedimento rispecchia o meno i dettami di quella Costituzione che sta alla base di questa dissertazione e, udite udite, concede la Grazia e se gli gira il ghiribizzo può perfino commutare le pene. Tanto per concludere in bellezza vi ricordo soltanto che l’art. 90  della Costituzione gli garantisce l’iirresponsabilità degli atti compiuti nell’esercizio delle sue funzioni, tranne per casi di Alto Tradimento o attentato alla Costituzione. Insomma era una balla pure quella dell’Impeachment che nel nostro ordinamento con esiste.

Mi auguro solo di non avervi annoiato e, per quanto possibile perfino divertito. Buona vita a tutti voi.

One thought on “RE GIORGIO UNA COLOSSALE FANDONIA

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