S.P.Q.R. LA VENDETTA

Image00001Che il Ministro Boschi sia una bella donna si vede e di sicuro non sarà stupida, visto dove è arrivata e, ben sappiamo che una donna per emergere in una società bacchettona e provinciale come la nostra, deve mediamente essere brava almeno due volte un uomo. Va da se che le grilline non la amino e sarebbe alquanto poco galante sostenere che sia a causa del loro aspetto fisico, non altrettanto piacente, spesso sovrappeso, un po’ volgarucce, sboccate, linguacciute e appena appena burine. Fa eccezione la Tavernella ma solo per quello che riguarda l’essere sovrappeso. In effetti, se nei miei ricordi scolastici  c’è qualcosa che riguarda l’invidia del pene, non ricordo di aver letto nessun trattato a proposito dell’invidia della topa ma potrei anche sbagliarmi. A onor del vero, dopo tanti ministri inguardabili, ora almeno uno ammirevole.

Cosi, nonostante i tanti strali e le invettive, il Ministro (mi perdonerete se la cito al maschile per l’incarico ma vi posso assicurare esser cosa assai più… sensuale) rimane irremovibile sul calendario delle votazioni: “Vedrete che ce la faremo”, riferito, ovviamente alla riforma del Senato…

Grasso, dal canto suo ci ricorda che seppure si sfrondassero gli emendamenti sarebbero necessarie almeno 80 ore di votazioni, un lavoro “massacrante” per l’indice dei Senatori costretti a spingere ripetutamente il pulsante che infatti non hanno nessuna intenzione di “lavorare” pure il sabato e la domenica.

Ai nostri tempi per non andare a scuola millantavamo febbri ottenute con dosi di aglio sotto le ascelle, termometri appoggiati sulle lampadine o qualsiasi altra cosa ci potesse venire in mente ma, converrete che un Senatore della Repubblica, su questioni cosi importanti non può utilizzare espedienti da licei foruncolosi. Ci vuole il colpo di genio… “Viene leso per i cattolici il diritto di andare a messa”!

Nemmeno a dirlo che un’idea del genere poteva venire soltanto a una grillina, per quanto ex, Laura Bignami e, se non fosse assolutamente blasfemo, pagherei per vedere Papa Francesco che dal balcone dell’Angelus redarguisce la grillica con un “Ma che cacchio dici sorella!”. Ognuno ha i suoi sogni proibiti. Fosse vivo buonanima di Andreotti che tutte le mattine andava a messa alle sette (non solo la domenica ma lui di peccati da farsi perdonare ne aveva un vagone), gli avrebbe ricordato che non era necessario per farlo aspettare le 9.30, ora di inizio  dei lavori del Senato. Data l’idea subito la corsa dei Senatorio per vedere chi ce l’ha più lungo e allora il sabato no che è il giorno di riposo degli ebrei e non è che possiamo discriminare il venerdì mussulmano.

Normale che i Senatori resistano a essere mandati a casa, non essendo metalmeccanici non possono nemmeno scioperare per il loro posto di lavoro. Io, come ho già detto altre volte rimango della stessa idea di Ingrao e di Berlinguer degli anni 80, ovvero che il Senato vada abolito esattamente come era la proposta di allora di Rodotà, essendo, parole sue, un inutile duplicato della Camera. Alcuni di voi diranno che solo gli sciocchi non cambiano idea ma dal mio modesto quanto irrisorio punto di vista, chi ha scritto questa frase deve essere lo stesso che ha coniato il detto donna barbuta sempre piaciuta.

2 thoughts on “S.P.Q.R. LA VENDETTA

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