SE NE FREGANO DEL PAESE, NAPOLITANO SCOPRE L’ACQUA CALDA.

 

 

Se ne fregano del paese, non è una grande novità. Il Movimento che sta fermo l’ha dimostrato fin dalla sua prima comparsa sulla scena politica. I bisogni del paese e delle persone sono subalterni all’ottenimento di quell’obiettivo impossibile del “tutti a casa” che è il tormentone dei grillini per giustificare qualsiasi loro errore di valutazione, sempre che, di errori si tratti. Nei loro 20 punti non si parla mai di lavoro, quel dettaglio che è al centro della dignità umana.  Si parla e si sbandiera il “reddito di cittadinanza” per chi non lavora, dando per scontata e irrisolvibile la situazione attuale. Di fatto non si discostano da quel pensiero unico della prassi politica odierna che vuole sia a destra che a sinistra che si fotografi soltanto la realtà, gestendola per i propri fini squisitamente elettorali, senza nemmeno provare ad avere un progetto per modificarla.

Finiti i tempi delle Grandi Utopie che hanno fatto sognare a milioni di persone la possibilità di un mondo migliore, i grillini si propongono come gestori dell’esistente ma senza rubare, almeno per ora. Il progetto non c’è e viene rimandato alla loro fantomatica presa del potere, quando ci penseranno loro a mettere tutto a posto, anche se il come non è dato di sapere ai comuni mortali.

Senza sogni l’esistenza è poca cosa e, mandare tutti a casa non può essere uno di quei pensieri che possono appassionare masse di persone. Fondamentalmente si tratta di una mera e semplice vendetta nei confronti di una classe politica indicata come “casta”, ovviamente non nel senso verginale del termine. La vendetta però è sempre un atto individuale che quando assume i connotati d’un qualcosa di collettivo sfocia in mostruosità di cui la Storia ha sempre avuto vergogna.  Per il momento i nuovi mostri rimangono confinati nell’ambito puramente virtuale dove sfogano rabbia e frustrazioni che chiunque può leggere nei vari siti del Movimento. Commenti deliranti e allucinati di un popolino che in Europa a mala pena sa leggere e far di conto come si evince dall’ultimo rapporto Ocse in tal senso.

L’unica cosa che può sorprendere è che il Capo dello Stato si sia accorto solo ora della inconsistenza del Movimento e della sua distanza dai bisogni elementari delle persone, questione che, oltretutto, nulla ha a che vedere con il sovra affollamento delle nostre carceri e dei suoi detenuti eccellenti o normali che siano. Del resto Napolitano non è nuovo a queste plateali distrazioni. Quando scoppiava la Primavera di Praga si allineava con l’allora Unione Sovietica difendendo quei carrarmati che invadevano la Cecoslovacchia e, contemporaneamente, cacciava dal PCI gli esponenti del Manifesto che solidarizzavano con il giovane Jan Palach che per protesta moriva in piazza dandosi fuoco con la benzina.  A quei tempi la libertà era cosa seria e non da Blog ma il nostro presidente guardava altrove.

Abbiamo la memoria corta e non solo non sappiamo leggere e far di conto ma non conosciamo bene neppure la nostra storia recente, cosi ci appaiono come giganti personaggi che non sono neppure nani, talmente sono piccoli. Appassionarsi a questo o a quello riesce impossibile che sognare è vedere l’invisibile, ovvero quello che gli altri non riescono a vedere a tutela di tutte quelle illusioni senza le quali l’esistenza non è più tale.

2 thoughts on “SE NE FREGANO DEL PAESE, NAPOLITANO SCOPRE L’ACQUA CALDA.

  1. Non entro nel merito della “Primavera di Praga”, perché non ne ho sufficiente conoscenza , ma per il resto condivido il tuo pensiero.

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