SINISTRA ITALIANA – come far piangere il Che –

1-Che_guevara_tristeNon è bastato il fallimento della rivoluzione arancione di Ingroia (aveva sbagliato pure il colore, la rivoluzione è sempre rossa) a far riflettere.  Non paghi nemmeno della sciocchezza elettorale della  succursale italiana di Tsipras che aveva candidato a rappresentare dei comunista una liberal borghese “figlia di”, dimentichi della cosa  rossa di Landini che non doveva essere un partito, non doveva essere un sindacato, e alla fine non fu, in uno sforzo estremo di fantasia che non riuscì nemmeno al povero Civati che sbagliò la traduzione dallo spagnolo di Podemos,  nasce Sinistra Italiana.1-1 (2)

Nasce per unire e nasce divisa, come nella migliore tradizione nostrana. Possibile che Civati dica di no, vi chiederete voi? Possibile, ma quando mai a memoria d’uomo ha detto di sì? Lui non c’è, nemmeno di tre quarti come gli piace apparire in video. Non ci sono nemmeno Landini ma forse solo perché è scomparso e non lo trovano più, non c’è onnipresente Cinese.

La sigla, abbastanza ovvio, dovrebbe essere “SI” e, per personaggi che fino ad oggi hanno detto sempre di no, non è di buon auspicio. Mi rendo conto che cominciate ad apprezzare la coerenza di Civati. Ci sono invece lo Sterminatore di Armeni, già noto alla satira come Fassina Chi e c’ è Corradino Mineocorradino mineo guardone, reduce dal suo ultimo attacco sciovinista e maschilista, un po’ cialtrone e un po’ gossip paro, ai danni della donna di turno. Le donne, lo sappiamo, per certi uomini sono delle puttane quando non gliela danno, cosa per la quale la sinistra, quella vera, griderebbe vendetta.

Di programmi non se ne parla, sono trent’anni che la “sinistra” non lo fa, il suo unico sforzo intellettivo quello di cercarsi un nemico. Prima Berlusconi, ora Matteo Renzi. Ovviamente nella divisione ci si unisce per una sinistra plurale, larga e popolare anche se al momento si tratta di singoli, è un po’ ristretta e, soprattutto, sconosciuta.

Il più sconosciuto di tutti è Alfredo D’Attorre, che se, il già citato “Fassina chi?” era una carognesca battuta, “D’Attorre chi?” è invece una sincera domanda che sicuramente si stanno ponendo le larghe masse in attesa di essere rappresentate. E’ l’ultimo fuoriuscito dal PD ma, gli ultimo saranno i primi, se non nella politica italiana, sicuramente almeno nel regno cieli, che come diceva Andreotti, crederci non costa niente.nasce sinistra italiana

 

Se non sanno ancora esattamente cosa sono, sanno però cosa non vogliono essere e ci tengono a farlo sapere alle solite masse. Non sono il solito partitino della sinistra radicale e se state pensando a dei pericolosi comunisti che vogliono portare la rivoluzione marxista in Italia, toglietevi dalla testa anche questa idea. Il loro riferimento politico … tenetevi forte… è l’Ulivo! Avete capito bene, il loro riferimento è a quella stagione che ha visto nascere il PD e che ha dato vita alla possibilità per uno come Renzi che veniva dallo scautismo cattolico di diventare segretario e poi premier di quello che era stato il più grande partito comunista del mondo occidentale.

Un grande Giorgio Gaber, già negli anni 70 aveva stupendamente descritto questa “sinistra” che oggi si ripropone in chiave “moderna” I più datati ricorderanno al Bar Casablanca, quelli che tra una birra gelata, una Gauloises (per inciso la pubblicità di queste sigarette recitava “Libertà sempre”) e i titoli rossi dei loro giornali parlavano…parlavano…di rivoluzione, di proletariato.

Ora se quelli di Gaber erano però rampolli di una borghesia elitaria che giocava a fare la rivoluzione con i soldi di papà, questi invece la poltrona ce l’hanno solidamente assicurata, pagata da quelle masse popolari che dicono di voler rappresentare, che il popolo è sovrano solo quando conviene. Un popolo  che al contrario loro, si alza tutte le mattine per andare a lavorare o si arrangia per trovare il modo di arrivare a fine mese. Certo loro sono le famose “avanguardie” di un tempo, le “avanguardie colitiche” ma anche questa, è un’altra canzone di Gaber che, mi perdonerete, ha accompagnato tutta la mia esistenza fin quando, anche lui, non ha cessato di esistere e, oggi come ieri, è più attuale che mai.

In attesa che arrivi qualcosa di sinistra che non sia cosi sinistro, a voi piacendo…. Buona vita.

 

 

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