TACI IL MICROONDE TI SPIA

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Siamo alla globalizzazione della cretineria, il pensiero debole che straripa nel pianeta. Kellyanne Conway, consigliere di Donald Trump e volto televisivo della Casa Bianca ha rilasciato una dichiarazione a metà strada tra il surreale e il ricovero d’urgenza in ospedale psichiatrico.

Per spiare il candidato alla Casa Bianca durante la campagna elettorale americana da poco conclusasi, avrebbero utilizzato i forni a microonde, trasformati per l’occasione in telecamere.

“Quello che posso dire che vi sono, purtroppo, così tanti modi di spiarsi a vicenda – ha detto – c’e’ stato questa settimana un articolo su come si possa controllare qualcuno attraverso il telefono, ovviamente, attraverso il televisore, e ci sono anche forni a microonde che si trasformano in telecamere: questa è, bisogna sapere, la vita moderna”.

L’intervista è comparsa su USA Today che è attualmente uno dei tre giornali più letti in America sebbene sia considerato un Mc Paper, alludendo alla catena di fastfood Mac Donald. Fin troppo ovviamente le dichiarazioni della Conway hanno suscitato l’ilarità generale della rete e lo sconcerto dei siti più seri. Gli americani non sono del resto abituati come noi ai cialtroni della politica ma a quanto pare Donald Trump ha sdoganato anche quelli che ora in lui vedono un potente riferimento.

La Kellyanne prima di questa surreale dichiarazione era diventata improvvisamente famosa per una foto che la ritraeva con i piedi sul divano della Casa Bianca durante un incontro con i presidi di college e Università nere, mentre gioca con il telefonino incurante di quanto le accadeva attorno.000 (3)

Incalzata dall’Abc news, una emittente televisiva americana ha corretto il tiro, dicendo di non avere nessuna prova in mano che i forni a microonde si siano messi a spiare Donald Trump. Voleva solo riferirsi a quanto rivelato la settimana prima della sua intervista da Wikileaks che ha pubblicato i documenti segreti della Cia con una fuga di notizie che è stata ufficialmente condannata Trump.

Wikileak, letteralmente “fuga di notizie” è una organizzazione internazionale che riceve da tutto il mondo documenti coperti da segreto e che poi pubblica sul proprio sito e che ovviamente non ha mai diffuso la notizia dei forni microonde spia.

In ogni caso, imperterrita la Conway ha rigettato con sdegno la presa per i fondelli che le sue dichiarazioni hanno suscitato e, in una successiva intervista alla ben più seria Cnn ha precisato:

“Non sono Inspector Gadget – ha detto riferendosi al protagonista dei cartoni animati, e del film, sullo 007 con le fantasiose invenzioni – non credo che la gente stia usando i microonde per spiare la campagna di Trump. Ma il mio lavoro non è cercare prove, è per questo che si sono le inchieste del Congresso”.

In realtà la Conway è diventata consigliere del presidente americano in quanto creatrice della formula “alternative facts”. Secondo questa “scuola di pensiero” il falsificare la realtà mistificandola o creando vere e proprie “bufale” non è menzogna ma si tratta bensì di “fatti alternativi”. In pratica, una volta tanto siamo noi italiani ad essere ricopiati dagli americani.

Insomma anche oltreoceano c’è qualcuno il cui lavoro dichiarato è solo quello di creare “bufale” per conto di altri. Da un certo punto di vista si tratta di un lavoro come un altro, il problema è che poi milioni di idioti ci credono veramente e, nonostante questo, hanno perfino il diritto di voto.

Ora saranno in molti a guardare con occhio diverso i propri microonde e a porsi interrogativi su quello strano rumore che ogni tanto fa il frigorifero, perché al peggio non c’è mai fine, tenendo presente che se due palle fanno un coglione, tanti coglioni messi assieme posso dare vita perfino a un movimento politico. Donald Trump oltreoceano e Beppe Grillo nel nostro bel paese, sono l’esempio vivente di questo irriguardoso ma purtroppo realistico teorema.

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