UN VOLO CHIAMATO AMORE

Il volo andata e ritorno, in giornata ch’altro in quel momento non era possibile.  L’ansia, l’ignoto e il timore.  Le mute domande d’una titubante e fragile incertezza.  M’aspettavo di vederti arrivare e il mio sguardo si perdeva nel cercarti. Eri già li, alle mie spalle e mi guardavi.  La mia attonita sorpresa e il sapore del tuo bacio, il primo, subito, immediato e nemmeno pensato.  Il meraviglioso paesaggio aspro, giovane e selvaggio ch’attorno alla tua immagine si fà invisibile e muto.

          Conoscere il lungo palpito della grana di smeraldo del tuo sguardo fino a quel momento solo immaginato. La tua voce e la mia emozione, la stessa d’un bimbo che lancia il volo d’un aquilone.

          Il nostro perfetto combaciare come fossimo l’uno l’esatto pezzo mancante dell’altra e…

…fu subito amore.

 

3 thoughts on “UN VOLO CHIAMATO AMORE

  1. Come si respira amore, in questi tuoi versi.
    Versi si, perché anche se li hai scritti in prosa
    è pura poesia. Come invidio quella donna
    che te li ha fatti nascere
    nel perfetto combaciare come fosse l’esatto
    pezzo mancante l’uno per l’altra
    Splendida!

    • Le scrivo in prosa rendendomi conto di non poter essere considerato un poeta.Lo fece anche Dino Campana nei suoi Canti Orfici anche se lui, poeta lo era veramente.

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