UNA POLTRONA PER TRE

1-una poltrona per treE’ Salvini che guida l’evento e ci tiene a far sapere che se i suoi “non mollano”, non “molla” nemmeno lui. A Bologna almeno l’effetto petomane è scongiurato. Aveva cominciato male, il suo “Blocca Italia” non è stato un successo, non si era accorto che a quello ci aveva già pensato la crisi economica ma lui non si è perso d’animo e ha riempito Piazza Maggiore a Bologna, roccaforte della sinistra, con 100 mila persone.

Bisogna riconoscergli il merito che quando è giusto, negarlo sarebbe essere poco obiettivi. Solo la Lega di Salvini poteva riuscire nell’impresa di stipare 23 sostenitori per metro quadro, un evento che stravolge completamente la Teoria della Relatività e il ben noto E=mc2, diviene S=mc2. Nell’equazione “S” sta per Salvini e mc2 per “massa di cazzate al quadrato”.salvini Einstain

A Bologna l’unica cosa che sembra essersi fermato è il tempo che i tre triunviri sembrano usciti da un vecchio film e nemmeno di cassetta. Beppe Grillo pare Hitler e Alfano è un cretino sono l’unica parte di un programma elettorale dei triunviri che è difficile non condividere. Il nemico comune è Renzi, l’altro Matteo e il suo PD ma questo ormai non fa più nemmeno notizia come non la faceva suo tempo l’antiberlusconismo.

Salvini si sente orgoglioso “di aver riunito le opposizioni per bene”, questione di opinioni ma probabilmente pensa di essere altrove. In piazza in realtà c’è la parte più cialtrona e destrorsa che nel paese è solo una minoranza per quanto rumorosa che questo nostro bel paese è profondamente democristiano.

“Tra noi non ci sarà mai Alfano” tuona il “salvinifico” con voce impostata. Lo disse anche di Berlusconi ma era il 2012: “la nostra gente non vuole più sapere di un ritorno in campo di Silvio Berlusconi” ma era la “ggente” mica Salvini. Berlusconi dal canto suo rispondeva: “ No a possibili assi tra Forza italia e la Lega” e mica di “assi” si tratta infatti ma della svolta della Bolognona…una grandissima “lecca di culo” dell’ex Cavaliere che non ce la fa a sentirsi messo da parte e sembra disposto ad accettare tutto.1-BOLOGNA LA SVOLTA

Intanto “Lui” deve  aspettare gli hanno riservato nel gazebo a lato del palco una tristissima sedia di plastica bianca che disdegna con disprezzo: “grazie ma non devo riposare”. Nemmeno una olgettina o una fantomatica  nipote di Putin ad allietare l’attesa. Sopravvivere all’onta non è facile e al culmine della depressione abbraccia Umberto Bossi. Almeno un po’ di solidarietà tra cariatidi.

Salvini fa gli onori di casa come un bravo maggiordomo e presenta il suo primo ospite “che non ha bisogno di presentazioni”, infatti Giorgia Meloni se la conosci….la eviti.

La sorella di Fratelli d’Italia ringrazia la piazza dove ci sono anche i fratelli di Casa Pound e si da un gran da fare per rilanciare sempre più in alto ad ogni frase che pronuncia in attesa di un applauso che non arriva. Vola alto la ragazza e  finisce per dichiarare da sola guerra all’ISIS. Non è colpa sua, non sa quello che dice,  lei è lontana da  Bologna dove c’è solo il simulacro del suo corpo (il cervello quello l’ha abbandonata da tempo).La Meloni  pensa in grande, pensa alla marcia su Roma e già si immagina affacciata dal balcone di Piazza Venezia con la fascia tricolore. Ringrazia e saluta la piazza ricordandosi di non fare il saluto romano.

L’attesa però è tutta per Lui. E’ il Ritorno della Mummia reduce dal centro di rieducazione dove a pagare la pena sono stati i poveri vecchietti. il ritorno di silvioLe mani fermamente serrate sul podio come se qualcuno da un momento all’altro glielo volesse portare via snocciola uno dietro l’altro i suoi: “Volete Voi?” dalla scontata risposta. Nel microfono di ritorno non si sentono gli applausi ma qualche fischio si. Sono i giovani padani, ma Salvini ruberà la battuta a quello che è stato il Gran Puttaniere d’Italia (pure quella): i fischi “sono per il pareggio del Milan”. Anche lui deve salutare e gli applausi sono di un contenuto sostegno di circostanza, cosa è costretto a fare un anziano in questo paese per una manciata di voti: Non c’è più religione.

A margine della manifestazione un autentico scontro tra Titani. Il “cretino” Alfano replica a Salvini con un “è molto ignorante, nessun paese del mondo occidentale gli darebbe nemmeno la delega alle zanzare”. Alfano ha fatto la battuta! Un evento anche questo. Inutile sottolineare che i Titani nella mitologia rappresentano i vinti o, se preferite, i perdenti, ma questa è solo “una botta di cultura” che forse mi potevo anche evitare.

Nei retroscena di questa Alleanza Santa e Trina poteva mancare il gran belloccio del centro destra? No, non poteva mancare perché se ora c’è qualcuno veramente nei casini a destra è proprio lui il bel Pierferdinando che non sa più dove sbattere le corna. Corna in senso metaforico logicamente, trattandosi solo di una immagine per cosi dire pindarica. Il Partito della Nazione (qualsisi cosa significhi questo “mantra”) lo voleva fare lui ma glielo stanno scippando tutti a destra come a manca … ci manca solo che si debba trovare un lavoro serio alla sua età.

il trio monnezza

 

 

One thought on “UNA POLTRONA PER TRE

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