L’ULIMA CENA

000000000000000000000000000000000000Dopo essersi imbucato durante la visita di Obama al Colosseo nel marzo dell’altr’anno, non pago del ridicolo scatenato dal Panda Gate per le multe che non Dopo essersi imbucato durante la visita di Obama al Colosseo nel marzo voleva pagare, dopo esser stato redarguito perfino da Papa Francesco per essersi di nuovo imbucato durante la sua visita in America, il nostro Ignazio dopo la richiesta dei suoi ex amici grillini e dei carabinieri, pubblica i “suoi scontrini” in autentico stile pentastellato.

Come già accadde con i grillini che furono smascherati  nelle loro spese proprio per averle immesse in rete, il nostro Ignazio soccombe ancora una volta sotto il peso…di se stesso. Oibò, il 26 dicembre del 2013 si reca a cena all’Antico Girarrosto Toscano, vicino via Veneto ma anche a due passi da casa di sua madre. Sotto la sua responsabilità Marino dichiara che si trattava di una cena con alcuni rappresentanti della stampa per illustrare iniziative sociali per il periodo natalizio. Strano tipo di conferenza stampa, ma Alemanno dal canto suo ha fatto ben di peggio. Magra consolazione però perché anche il ristorante sotto “loro” responsabilità, ricorda tutt’altro: “Era una cena familiare, ed erano in 5 o 6”. Un conto da 280 euro scontato a 260…per la cronaca era santo Stefano, il giorno dopo Natale per chi non avesse colto la data della singolare “conferenza stampa”.

Il 26 ottobre del 2013 è al Sapore di Mare, questa volta vicino casa sua, “con alcuni esponenti della Comunità di Sant’Egidio” che si occupa di poveri. Vale la pena di sottolineare che si sbafano ben otto spaghetti all’aragosta alla faccia dei poverelli. Un conto di 263 euro, ancora scontato a solo 150. Peccato che alla comunità smentiscono: “qui nessuno ha mai cenato con il sindaco”. Mi sembrava strano infatti potessero aver fatto un simile “sgarbo” alla loro stessa comunità, con un pasto del genere.

Altro locale, altro scontrino, questa volta si tratta del Manfredi dove Marino ci va niente popo’ di meno che con il magnate (nel vero senso della parola considerato il conto) Usmanov. Questa volta sono 3.500 euro, una bella “magnata” sempre a spese del contribuente, ovviamente, altrimenti non avremmo nulla da eccepire.

Chirurghi di fama internazionale devono andare in udienza dal Papa? Ci pensa Ignazio…1.270 in dodici come gli apostoli, del resto siamo a Roma e il culto è di casa. Non finiscono le sorprese, tra gli altri “scontrini” quello del Ritz Carlton di Filadefia intestato sempre a Ignazio Marino dalla Thomas Jefferson University dove marino non insegna più da molti anni.

Ora se tutto il tuo operato si basa solo e soltanto sull’onestà come a suo tempo già fecero i grillini, normale che si vada a fare le pulci proprio su quello,e, normale che si scopra, come accadde per i grillini, che non è proprio oro tutto quello che luccica. Ora il nostro Ignazio si affanna a dichiarare di aver speso solo 44  mila euro per le spese di rappresentanza, peccato che sia più bravo come medico che come matematico, perché le spese solo nel 2014 ammontano a 128 mila euro, il che per la capitale d’Italia non è una spesa spaventosa ma rimane il fatto, Ignazio che hai mentito. Averlo fatto in America costò il posto al presidente degli Stati Uniti ma qui siamo in Italia, c’è il Papa e siamo buonisti, se smetti di imbucarti ti perdona pure lui.

 

 

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