INDIGNAZIONE ALLA AMATRICIANA

indignazione alla amatriciana
Non se ne parla mai, perché è più comoda la superficie, con i suoi rassicuranti luoghi comuni, che anche quando ti indigni, è una indignazione alla amatriciana, da sdraio e ombrellone tra una granita e una fetta di cocomero (per i nordici, anguria).
Sono in molti a credere in questo bel paese che i migranti di cui tanto si parla, si imbarchino gratis o per qualche centinaio di euro, sui barconi della morte che solcano i nostri mari. Ovviamente non è cosi. Pagano un biglietto assai caro per un viaggio dove la destinazione può essere in fondo al mare. Pagano un biglietto molto più caro di un volo di linea in prima classe o su di una di quelle meravigliose navi da crociera con piscina e tutti i confort.
Il costo varia da qualche migliaio di euro a molto di più se stai scappando da una guerra o da morte certa nel tuo paese per essere nato nell’etnia sbagliata. Ovviamente a nessuno dei vari calvinisti o movimentisti a 5 stelle, cinque stelle come la vita da miracolati che conducono, a nessuno di questi fasci stelli da srapazzo viene in mente che solo la disperazione può indurre a un viaggio del genere.
Se vivessimo in un mondo normale, questi esseri umani potrebbero arrivare come le merci che producono. Quelle merci a basso costo prodotte senza tutela sindacale, magari da bambini di 12 anni che lavorano in condizioni di schiavitù. Merci prodotte con materiali tossici e pericolosi che contribuiscono ad aggravare la crisi economica e a creare disoccupazione.
Le merci si, chi le ha prodotte invece no. Non lo trovate singolare? E quando in questo afoso e torrido Agosto trovate refrigerio in questo nostro mare, non vi viene mai da pensare che state facendo il bagno in quello che ormai sta diventando un grande cimitero? No, sicuramente non ci pensate. Però vi indignate, vi indignate per la morte di un leone ad opera di un idiota inondando le nostre bacheche di petizioni.
Per un leone si è pronti alla mobilitazione, a magnifici voli pindarici e ci si sentite come dei super eroi dell’indignazione di massa e vacanziera, per un bambino che muore, per suo padre che affoga, per una madre che sparisce nel mare, no, per quelli no

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Una indignazione alla amatriciana come le rivoluzioni nostrane che lasciano il tempo che trovano, in questo momento afoso, caldo, torrido e appiccicoso. In ogni caso, come sempre, a prescindere da come la pensiate, purché facciate almeno lo sforzo di averlo un pensiero….
Buona vita a tutti voi!

One thought on “INDIGNAZIONE ALLA AMATRICIANA

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