UN SEGRETO CUSTODITO MEGLIO DI QUELLO DI FATIMA. I SEXI OCCHIALI A RAGGI X.

 

Quando ero bambino il mondo che mi circondava aveva sembianze diverse da quello di oggi. La televisone era appena stata inventata, era in bianco e nero e sembrava un mobile come gli altri.  Essenzialmente trasmetteva una cosa che si chiamava monoscopio. Una immagine fissa con su scritto RAI, fatta per ricordarti che non eri stato truffato e che si trattava di una radio con le immagini ma era uno status symbol possederne una.

 Sui muri delle strade erano incastonate delle mattonelle scolpite con il “divieto di sputare”, mentre su gli autobus si faceva “divieto di bestemmiare” e soprattutto, in quel tempo oramai andato, se volevi sapere qualcosa non avevi alternative, o leggevi i libri o chiedevi a quelli più grandi di te anche se quest’ultimi spesso mentivano o si trinceravano dietro discorsi privi di senso . Anche i libri, a onor del vero, spesso travisavano la realtà come quel Cuore, antesignano d’un buonismo veltroniano che ti mostrava un mondo probo, onesto e retto che presto avresti scoperto che in realtà non esisteva affatto.  Poi c’era un insegnamento parallelo e per ceti versi sotterraneo, quello dei fumetti.  Mal visti dagli adulti e forse già solo per questo, motivo di lettura come tutte quelle cose che per imperscrutabili motivi vengono negate.

L’unico PC che esisteva all’epoca era il Partito Comunista e non c’era modo di inserirci una parola per venire a conoscenza di tutto quello che si poteva sapere a riguardo. Con un click al massimo spegnevi una lampadina ed erano  moltissime le parole che erano dei veri e propri tabù. Pronunciarle o chiedere spiegazioni sortiva l’unico effetto di alimentare le nostre più fervide fantasie.  Inutile dire che la gran parte di quelle parole, in un modo o in un altro, avevano a che vedere con quell’altra metà del cielo che in quell’epoca era uno dei misteri che maggiormente avremmo voluto svelare. Del Big Ben e delle origini dell’universo non è che ce ne importasse effettivamente un gran ché.

 Eravamo nel boom economico, quelli dell’età mia invece in quello ormonale ma certe pratiche a detta della Chiesa portavano ancora alla cecità, motivo per il quale se oggi portate gli occhiali è l’evidente dimostrazione che quei preti dicevano il vero e che forse dovreste ricredervi anche sulla possibilità che l’inferno come lo descrisse il Sommo Poeta, esista veramente.

Nelle edicole usciva un fumetto, L‘Intrepido, uno di quelli che insieme a Diabolik, Topolino e Tex hanno forgiato la nostra generazione assai più che Socrate o La Critica alla Ragion Pura a cui molti imputano ancora oggi, alcuni dei loro irrisolti problemi adolescenziali.  Era proprio sull’Intrepido che faceva bella mostra di se la pubblicità di un paio d’occhiali che non erano in commercio e venivano venduti solo per corrispondenza alla tutt’altro che modica cifra di 2.500 lire. Per fare un raffronto la paga di un operaio in quegli anni si aggirava sulle  50  mila lire e la benzina costava 120 lire, insomma era una bella cifra.  Attorno a questi occhiali e sul fatto che funzionassero realmente un segreto custodito assai meglio di quello di Fatima perché non è assolutamente possibile che nessuno li abbia mai comprati. Bocche cucite fino ai giorni nostri tanto da suscitare in taluni ancora certe perplessità mai del tutto sopite e che a tratti riemergono nei discorsi estivi che frivoli e leggeri albergano  sotto gli ombrelloni.

Erano questi i Sexy Occhiali della mitica ditta SAME di Milano, antesignana dei raggiri alla Wanna Marchi anche se molto più discreta di quest’ultima. Gli occhiali a raggi x ti avrebbero permesso di sapere finalmente cosa nascondevano le ragazze sotto i loro vestiti, che seppur vagheggiavamo non ci fosse nulla al contrario di quanto avevamo noi, quel nulla era una incognita alla quale le uniche risposte potevano venire dalle Veneri nude del Giorgione o da quella d’Urbino del Tiziano motivo per il quale la mia generazione ha sempre amato l’arte e soprattutto la pittura.  Ora chi di noi maschietti, leggendo Nembo Kid (la versione italiana di Superman) non ha pensato a quanto poteva vedere il super eroe seppure non avesse mai usato quel super potere in pubblico per un tale scollacciato utilizzo? Credo tutti perché in quell’epoca altro pensiero non avevamo, pur rimanendo per l’appunto, soltanto un pensiero e quegli occhiali una chimera.  Capite da voi che, con rispetto parlando, la SAME dava la possibilità di toccare con mano quanto solo potevamo immaginare e il nostro un senso di devozione all’apostolo Tommaso.

 

Ovviamente dal punto di vista delle promesse quegli occhiali erano un raggiro bello e buono e una volta indossati le ragazze rimanevano assolutamente vestite assumendo solo una colorazione rossiccia, il massimo dell’hot per quei tempi. Nessuno ha mai parlato, ne il compagno di banco ne l’amico al parco come se quella ditta avesse venduto un sol paio di occhiali, quello che tu avevi comprato. E’ stata la mia prima delusione nei confronti dell’economia, del corrispettivo mercato e dei suoi prodotti che ancora era a venire l‘indice Nikkei o lo Spread e nell’immaginario mio i mercati solo una sequela di bancarelle i cui prodotti, da quel giorno, dovevano essere attentamente valutati.

Fortunatamente quella pubblicità era falsa in tutte le sue parti perfino in quella che in grassetto sosteneva “tutte le fanciulle vi scanseranno”, che se cosi non fosse stato, oltre al danno si sarebbe aggiunta anche una colossale  beffa.

Su come ognuno di noi si sia  procurato quella somma equivalente a più di 20 litri di benzina, stendiamo un pudico velo che non vorrei  il reato non sia ancora caduto in prescrizione diventando oggetto d’un zelante magistrato in cerca di postume vendette.

 

 

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